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Respinta l’archiviazione sulla morte di Polina Kochelenko, l’avvocato: “Ancora troppi i dubbi”

Il giudice per l’indagine preliminare ha rigettato la richiesta di archiviazione sul caso di Polina Kochelenko, l’addestratrice di cani e criminologa trovata morta annegata in una roggia a Valeggio.
A cura di Giorgia Venturini
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Si continua a indagare sul caso di Polina Kochelenko. Il giudice per l'indagini preliminari ha rigettato la richiesta di archiviazione della Procura sull'addestratrice di cani e criminologa trovata morta annegata in una roggia a Valeggio, in provincia di Pavia nell'aprile del 2021. Fin da subito a Fanpage.it la madre non aveva mai creduto alla morte avvenuta in modo accidentale: da una prima ricostruzione la ragazza si era gettata nel canale per cercare di salvare i suoi cani finiti in acqua. Nel canale però era morta annegata.

Le parole dell'avvocato a Fanpage.it

"Il giudice è stato lungimirante e ha guardato oltre", ha spiegato a Fanpage.it l'avvocato della famiglia di Polina Tiziana Barrella. "L'autopsia non basta per capire le cause del decesso. Ha solo spiegato che Polina è morta annegata, ma non se qualcuno l'ha spinta per esempio". Tanti ancora i dubbi su cui si sono concentrati i legali per non far chiudere le indagini sul caso: tra le questioni ancora poco chiare "quella che i due cani non sono mai stati trovati e il loro valore economico è abbastanza alto. Poi, gli oggetti erano sparsi quasi ordinatamente per terra: disposizione molto strana se si pensa che Polina si è immediatamente lanciata in acqua per salvare i suoi animali. Altra pista è quella del suo lavoro: lei faceva la criminologa, stava quindi forse lavorando su qualcosa di delicato?". Ma tra tutte le incognite c'è l'identità dell'uomo a cui appartiene la monovolume grigia che spesso era stata vista fuori dalla casa della criminologa: "Non sappiamo chi sia questo uomo, ma nonostante i tanti appelli non si è mai palesato o si è mai fatto avanti". Ora la Procura e i legali dalla famiglia hanno ancora sei mesi per approfondire le indagini prima che il gip decida per un eventuale rinvio a giudizio. Al momento però non è ancora nessun indagato.

Le foto cancellate dal profilo Facebook

"Ci sono punti che ancora devono essere chiariti", ha spiegato a Fanpage.it la madre di Polina. E poi ha precisato: "Il più recente è quello che ha fornito una giovane donna poco tempo fa. È una criminologa, come mia figlia, e ha preso a cuore la storia. Ha scoperto che qualcuno ha cancellato alcune foto dal profilo Facebook di Polina a ottobre, mesi dopo la sua scomparsa. Innanzitutto bisogna capire chi è stato. Nemmeno io ho la password del suo account". E ancora: per la madre alcuni testimoni e amici della ragazza hanno mentito. "Io mi domando il perché".

"Spero che nessuno le abbia fatto male"

Polina aveva 35 anni ed era originaria di Mosca. Si era laureata in criminologia ma la sua più grande passione erano i cani: dal dicembre del 2020 viveva a Viareggio e proprio nei campi attorno alla sua casa è stata trovata morta. Per la madre l'ipotesi che qualcuno poteva essere con lei: "Io non so cosa sia successo veramente", ha precisato la madre. Poi ha concluso: "Da madre spero che nessuno le abbia fatto del male. Voglio soltanto avere delle risposte chiare. Ho tante domande e nessuno che riesce a darmi una risposta certa. Anche se ci vorrà del tempo, sono sicura che prima o poi tutto sarà più chiaro. Voglio sapere cos'è successo veramente a Polina".

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