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“Un reparto pieno, pazienti anche da Milano”: seconda fase di allerta all’ospedale di Busto Arsizio

Aumento dei casi, letti occupati e pazienti trasferiti anche da Milano. All’ospedale di Busto Arsizio, uno degli hub anti-coronavirus di Regione Lombardia, si è riempito rapidamente il primo reparto covid ed è scattata la seconda fase del piano d’emergenza. Eugenio Porfido, direttore generale della Asst Valle Olona, spiega a Fanpage.it che “abbiamo ancora margine, il terzo livello ci permette di arrivare a 120 letti di degenza e 16 in terapia intensiva” ma “l’attenzione è massima”. Se la situazione dovesse precipitare, sarebbe necessario interrompere l’attività ordinaria: “Uno scenario che dobbiamo scongiurare, sono fondamentali i comportamenti individuali”.
A cura di Simone Gorla
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Aumentano i ricoveri, gli accessi al pronto soccorso, i trasferimenti di pazienti con Coronavirus da altre strutture. La situazione degli ospedali lombardi è in rapida evoluzione con la crescita dei contagi e il parallelo aumento della pressione sui reparti e sulle terapie intensive. Tra gli ospedali hub previsti dal piano regionale c'è anche quello di Busto Arsizio, dove sono occupati i 19 letti del reparto di malattie infettive previsti dalla prima fase del piano.

Coronavirus, a Busto Arsizio primo reparto pieno: attivati altri 60 letti per covid-19

"I pazienti sono in forte aumento, è difficile fare previsioni ma l'attenzione è massima. Abbiamo un piano su tre livelli di allerta che ci permette di attivare progressivamente un numero crescente di letti per pazienti Covid. Al momento siamo già nella seconda fase. Ora per aiutare gli ospedali a resistere saranno decisivi i comportamenti individuali. Serve la massima attenzione", spiega a Fanpage.it Eugenio Porfido, direttore generale della Asst Valle Olona, l'azienda che comprende gli ospedali di Busto Arsizio, Saronno, Gallarate e Somma Lombardo, in provincia di Varese.

Il pronto soccorso di Busto Arsizio non è sotto assedio, nessuna fila di ambulanze in attesa o scene di caos. "Abbiamo riempito letti anche con pazienti trasferiti da altre aree, tra cui la città di Milano", prosegue Porfido. "Nei mesi passati abbiamo definito un piano di azione basato sull'esperienza della prima ondata. Al momento abbiamo occupato i primi 19 posti e attivato i 60 letti previsti dalla seconda fase".

Direttore generale Asst Valle Olona: Abbiamo margine, ma scongiurare blocco attività ordinaria

La situazione è in rapida evoluzione, con numeri in crescita da un paio di settimane. "Ma abbiamo ancora un buon margine. Il terzo livello ci permette di arrivare a 120 letti di degenza e 16 in terapia intensiva nei quattro ospedali della nostra Asst", assicura il dg dell'azienda sanitaria del sud della provincia di Varese. Se la situazione dovesse precipitare, la struttura sarebbe in grado di fare anche uno sforzo ulteriore, "ma per farlo sarebbe necessario interrompere l'attività ordinaria, uno scenario che dobbiamo scongiurare".

"Costante attenzione e massima vigilanza"

Per questo il direttore generale dell'Asst Valle Olona torna a chiedere "costante attenzione e massima vigilanza" da parte di tutti, perché "non abbiamo ancora visto pienamente l'effetto della riapertura delle scuole, che sarà più evidente nelle prossime due settimane". Per questo "è necessario insistere sul distanziamento sociale, sull'uso della mascherina, sull'aerazione frequente degli ambienti di lavoro, delle scuole e degli uffici. I comportamenti individuali saranno decisivi".

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