Remigration Summit 2025 a Milano, Salvini: “Il raduno dell’estrema destra in Italia non va vietato”

Vietare il Remigration Summit, il raduno delle ultra destre europee che si terrà in Lombardia il prossimo 17 maggio? Non per il vicepremier Matteo Salvini. "Io sono per la libertà di parola da parte di tutti. Non so cosa sia, ma non penso vada impedito", ha dichiarato a margine di un evento ieri. "Non vietano le adunate delle estreme sinistre, non vedo perché dovrebbero vietare altre iniziative".
Tutto il contrario di quanto richiesto a gran voce dalle istituzioni milanesi, Beppe Sala in testa. "Milano, città medaglia d'oro della Resistenza, modello da decenni di accoglienza e convivenza civile non si merita lo sfregio di uno show summit", erano state infatti le parole del sindaco di Milano a proposito del Remigration Summit 2025.
Si tratta della prima convention di estrema destra organizzata dall'austriaco Martin Sellner, che da tempo ha fatto della "remigrazione" (ovvero l'espulsione in massa degli immigrati e degli stranieri, anche di quelli regolari e dei loro figli) la sua priorità. E non solo la sua, visto che i biglietti vip e premium dell’evento sono ormai da settimane sold out, nonostante la "location" resti ancora segreta. Ma ci sono pochi dubbi sul fatto che, più che nel capoluogo lombardo, potrebbe tenersi in provincia di Varese, e per la precisione nei pressi di Busto Arsizio (dove cioè gli organizzatori hanno consigliato di prenotare hotel e alloggi).
Non si è fatta attendere, intanto, la posizione del partito di Giorgia Meloni contro le dichiarazioni di Sala. "Il sindaco Beppe Sala si arroga il diritto di stabilire chi può manifestare e chi no. Una posizione gravissima che va contro il principio di libertà d'espressione sancito dalla Costituzione", ha replicato Fratelli d'Italia. Mentre Alessandro Corbetta, capogruppo della Lega in Regione Lombardia, ha proprio di recente inserito il tema della remigrazione all'interno della sua agenda politica ("È fondamentale iniziare a discutere seriamente di remigrazione, ovvero il rimpatrio dei clandestini e dei criminali nei Paesi di origine, ma anche di quegli stranieri che scelgono deliberatamente di non volersi integrare").