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Nuovo stadio di San Siro

Referendum contro l’abbattimento di San Siro: raccolte le mille firme, ora la palla passa al Comune

Servivano mille firme per il primo step di sottoscrizione per l’accoglimento del referendum cittadino contro l’abbattimento dello stadio di San Siro a Milano. L’obiettivo è stato raggiunto in dieci giorni e con ampio anticipo sulla data di scadenza.
A cura di Filippo M. Capra
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Servivano mille firme per il primo step di sottoscrizione per l'accoglimento del referendum cittadino contro l'abbattimento dello stadio di San Siro a Milano. L'obiettivo è stato raggiunto in dieci giorni e con ampio anticipo sulla data di scadenza, fissata per il prossimo 5 marzo. A favorire il raggiungimento in tempi brevi del numero minimo di adesioni da parte di residenti in città, è stata la piattaforma online messa a disposizione dal Comune, nonostante ai classici banchetti si siano presentate diverse persone, specialmente fuori dallo stadio prima di Inter-Sassuolo di ieri.

Se tutto andrà bene si voterà tra settembre e ottobre 2022

Adesso occorrerà superare un nuovo step, quello dei garanti comunali che dovranno stabilire se i due quesiti, uno abrogativo e uno propositivo, sono ammissibili. Una volta incassato l'ok, entro quattro mesi il Comitato dovrà raccogliere ulteriori 14.000 firme. Dovessero arrivare, l'idea degli organizzatori è quella di chiamare al voto i cittadini milanesi tra settembre e ottobre di quest'anno. L'intento è quello di coinvolgere direttamente la popolazione nella decisione riguardante il futuro del Meazza. Inter e Milan lo vorrebbero abbattere per costruire un nuovo impianto a ridosso delle case di via Tesio, realizzando dove sorge l'attuale San Siro un parco con grattacieli e centri commerciali. Il Comitato invece si oppone, dichiarando che una struttura architettonica come il Meazza non possa e non debba essere abbattuta e che, al contrario, andrebbe ristrutturata.

I due quesiti del referendum

Il testo del primo quesito:

"Volete voi che sia abrogata la Deliberazione della Giunta comunale di Milano n. 1379 del 05 novembre 2021 avente a oggetto «Proposta di cui all’articolo 1, comma 304, lettera a), della legge 27 dicembre 2013, n. 147, come modificato dall’art. 62 del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50 coordinato con la legge di conversione 21 giugno 2017 n. 96, relativa allo “Stadio di Milano”> pervenuta in data 10 luglio 2019 già dichiarata – con condizioni e prescrizioni – di pubblico interesse con deliberazione GC 08/11/2019 n. 1905. Conferma della dichiarazione di pubblico interesse – con condizioni – in relazione ai contenuti degli elaborati progettuali inoltrati in data 6 novembre 2020»?".

Il testo del secondo quesito:

"Volete voi che il Comune di Milano DELIBERI: – di salvaguardare lo Stadio Meazza nella sua attuale funzione, senza procedere all'edificazione di un nuovo impianto sportivo con la medesima funzione, nell'area di San Siro; – di avviare un concorso internazionale per la raccolta di idee progettuali di riqualificazione dell'attuale stadio, che abbia fra i suoi obiettivi anche la tutela delle aree di verde profondo esistenti in prossimità dell’attuale Stadio Meazza; – di elaborare un piano generale d'area "San Siro", che integri i progetti di riqualificazione dello stadio Meazza con quelli di rigenerazione dell'intero quartiere, che abbia finalità sociali e sia improntato alla sostenibilità ambientale e al consumo di suolo zero; – di coinvolgere la cittadinanza, attraverso gli strumenti di informazione e partecipazione previsti dalla normativa nazionale e comunale, nel corso di tutto il procedimento amministrativo; – di revocare ogni atto incompatibile con gli obiettivi e i contenuti indicati?".

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