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Rapinavano e picchiavano i pendolari: in carcere la baby gang dei treni in Brianza

Sono almeno cinque le rapine a opera di una banda di minorenni, a bordo treno e in stazione tra Monza e i paesi limitrofi. Le vittime accerchiate, picchiate e costrette a consegnare soldi, vestiti griffati e cellulare.
A cura di Francesca Del Boca
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Accerchiavano le vittime, spesso giovani studenti, con una scusa. Poi le picchiavano e le derubavano. Sono finiti in carcere i membri di una baby gang che operava nelle stazioni ferroviarie di Monza e provincia e sui treni della tratta che collega il capoluogo lombardo a Seregno, Seveso e Limbiate: si tratta di quattro ragazzi, tutti minorenni (due di nazionalità italiana, uno marocchina e uno egiziana).

Sono almeno cinque le rapine a opera della banda, tra i vagoni e sulle banchine delle stazioni ferroviarie.

Terrore tra i vagoni

Il gruppo criminale minacciava le vittime con armi da taglio, prendendo di mira i passeggeri della stazione ferroviaria di Seregno e i pendolari della tratta ferroviaria Albairate – Saronno. Agiva impunemente, senza fermarsi neanche di fronte al personale ferroviario in servizio sui treni: in un caso, avevano aggredito anche la capotreno, intervenuta a difesa delle vittime.

Le vittime prese a calci e pugni

Il bottino? Poche centinaia di euro, collanine d'oro, gioielli di poco valore, cellulari, vestiti griffati. Tutto ciò che gli studenti e i pendolari delle tratte brianzole potevano offrire al branco. E se qualcuno protestava, subito veniva colpito con calci e pugni.

Ma non tutti sono rimasti in silenzio. È proprio grazie alle denunce sporte da alcune vittime ai carabinieri della Compagnia di Seregno che è stata individuata e in seguito sgominata la banda che seminava il panico sui treni.

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