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Quando e perché chiuderà il WOW Spazio Fumetto di Milano, le ultime parole del museo: “Salutiamoci con un SOB”

Il Museo WOW Spazio Fumetto di Milano chiuderà il prossimo 15 giugno quando dovrà liberare i locali in viale Campania 12 che verranno riassegnati dal Comune con un nuovo bando. Questo perché “il trasloco, anche se temporaneo, avrebbe costi insostenibili”, ha fatto sapere le Fondazione.
A cura di Giulia Ghirardi
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Dopo 14 anni di attività, il Museo del fumetto WOW Spazio Fumetto di Milano chiuderà il prossimo 15 giugno, giornata in cui la Fondazione Franco Fossati, che gestisce il Museo, dovrà liberare i locali nel Giardino Oreste Del Buono in viale Campania 12 che verranno riassegnati dal Comune con un nuovo bando. Questo perché "il trasloco, anche se temporaneo, avrebbe costi insostenibili", ha fatto sapere le Fondazione.

Lo spazio espositivo inaugurato nel 2011, era già a rischio chiusura perché aveva accumulato con palazzo Marino un debito sull'affitto compreso tra i 180 e i 200mila euro. La concessione per lo spazio è scaduta a fine maggio, ma proprio a causa della morosità, il Comune per legge non ha potuto rinnovarla. Allo stesso tempo la Fondazione non avrebbe potuto partecipare al nuovo bando prima di aver saldato il debito.

In occasione di un'interlocuzione tra i consulenti legali di Palazzo Marino e il presidente del Museo, Luigi Bona, si era poi giunti a una prima possibile soluzione che prevedeva che il Wow si impegnasse a sanare il debito con il Comune mettendo a garanzia una parte del patrimonio di documenti e pezzi d'arte posseduti dal Museo stesso. Ipotesi che, però, è stata abbandonata quando il Comune ha fatto sapere che il Museo avrebbe comunque dovuto lasciare gli spazi di viale Campania in vista del nuovo bando e sino all'ipotetica vincita.

"Non è possibile affrontare la spesa onerosa di un trasloco per lasciare i locali vuoti per poi rientrare dopo pochi mesi, una volta (auspicabilmente) vinto il bando", ha specificato la Fondazione Franco Fossati in una nota ufficiale. "Si è quindi ritenuto che si stesse lavorando per consentirci di restare fino alla risoluzione del bando stesso ma non è così. A fronte del diniego da parte del Comune di poter restare per pochi mesi, la Fondazione non può quindi far altro che prendere atto delle decisioni burocratiche e lasciare libero uno spazio nel quale molto probabilmente non potrà più rientrare per mancanza di fondi, consumati per il trasloco".

In più, la chiusura di domenica prossima per il Museo vuol dire anche dover annullare due mostre in programma, i campus e il presidio culturale del Giardino Oreste del Buono e i corsi di fumetto per ragazzi, e con loro perdere i relativi introiti che avrebbero contribuito al sostentamento economico del trasloco e dei futuri affitti.

Non sono, dunque, bastati i contributi e il sostegno raccolti dalla Fondazione Franco Fossati nelle ultime settimane. "Abbiamo lottato contro i mulini a vento, siamo stati definiti ‘fumettari che vivono con la testa fra le nuvolette’, ma così è troppo anche per dei supereroi", ha commentato Luigi Bona, presidente della Fondazione Franco Fossati. "Ringraziamo tutti coloro che in questi mesi hanno avuto belle parole per noi, che ci hanno aiutato con donazioni e sottoscrivendo una petizione che conta 12.000 firme. La soluzione? Farci restare fino alla risoluzione del bando (nella speranza che non presenti condizioni impraticabili) e permetterci di partecipare senza dissanguarci per affrontare due inutili traslochi. Non è possibile, ci dicono. Allora altro non resta che salutarci con un SOB", un termine onomatopeico che rappresenta un suono, generalmente quello di un pianto o di un singhiozzo, che indica tristezza, dolore o sconforto.

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