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Primarie Pd, Giorgio Gori: “Con Elly Schlein alla guida del partito non so se resto”

Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori interviene sulle primarie del Pd e precisa: “Fatico a immaginare che Elly Schlein possa rilanciare il Pd. Stefano Bonaccini mi pare sinceramente più attrezzato”.
A cura di Giorgia Venturini
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"Fatico a immaginare che Elly Schlein possa rilanciare il Pd. Stefano Bonaccini mi pare sinceramente più attrezzato". Non usa giri di parole il sindaco di Bergamo Giorgio Gori. Sa chi serve alla guida del partito di cui fa parte per ripartire. La sua intervista, rilasciata all'Huffington Post, arriva due mesi prima le primarie del Pd che porterà un nuovo segretario e le elezioni regionali in Lombardia.

Certo è che al momento il percorso del congresso costituente pensato dall'attuale segretario Enrico Letta è diviso in due fasi: la prima si concentra sulle idee e poi si passerà ai nomi.

La prossima tappa è fissata per il 16 dicembre, quando spetterà alla direzione del Pd approvare delle regole per formare l'assemblea costituente. Le primarie saranno solo il passaggio finale. Ma quale potrà essere il nome del nuovo segretario in grado di risollevare le sorti delle partito?

La scelta del sindaco di Bergamo sui candidati

Tra i nomi dei candidati tra i membri dem c'è sicuramente quello di Elly Schlein, deputata eletta con il Partito democratico ed ex vicepresidente dell'Emilia Romagna, e Stefano Bonaccini, governatore dell'Emilia-Romagna.

Per il sindaco di Bergamo sembra non avere molti dubbi: "Vivo questo congresso come un'ultima occasione per rilanciare il partito al quale ho aderito nel 2011. Ho condiviso la sua carta dei valori: a prescindere dalle leadership che si sono alternate". Poi puntualizza: "Leggo che qualcuno vorrebbe mandare quella carta al macero. Sospetto che siano gli stessi che vorrebbero Elly Schlein segretaria".

Alla domanda dunque se resterebbe nel Partito Democratico anche se alla guida ci fosse Schlein risponde titubante: "Non lo so. Non la conosco personalmente: mi incuriosisce, trovo che abbia una bella energia.Fatico però a immaginare che possa essere lei a rilanciare il Pd".

"Se i fondamenti del Pd non verranno stravolti rimarrò in questo partito". In caso contrario il primo cittadino bergamasco è pronto a decidere in futuro. Così come pensa che in tanti altri decideranno di allontanarsi.

Giorgio Gori poi conclude: "La deriva francese tante volte auspicata da Renzi (ovvero il partito sempre più piccolo e sempre più a sinistra) potrebbe diventare uno rischio concreto". E Gori non ha intenzione di lasciarla vinta a Renzi: "Neanche per sogno".

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