Precipita per 100 metri sul Pizzo dell’Oro meridionale in Valmasino: ritrovato senza vita Paolo Dassa

È stato ritrovato questa mattina ormai senza vita Paolo Dassa, l'escursionista bresciano che risultava scomparso da martedì 12 agosto. Il 61enne di Neve si trovava in Valtellina ospite di amici ed era uscito per una gita, senza però fare rientro. I tecnici del Soccorso alpino della guardia di finanza hanno rintracciato il corpo grazie al sistema Imsi Catcher che permette di agganciare il segnale del cellulare anche se spento. Dassa si trovava ai piedi di un dirupo a 2.535 metri di quota, precipitato per quasi cento metri.
Stando a quanto ricostruito, Dassa stava trascorrendo alcuni giorni di vacanza in Valtellina ospite di alcuni amici. Il 61enne bresciano lo scorso 12 agosto era uscito dicendo che sarebbe andato a fare un'escursione tra i rifugi della zona, ma non aveva dato indicazioni precise su dove si sarebbe diretto. Il suo mancato rientro in serata ha fatto scattare le ricerche.
I tecnici del Sagf-Soccorso alpino della guardia di finanza di Sondrio, i carabinieri di Ardenno e i volontari del Soccorso alpino della Settima Delegazione di Valtellina e Valchiavenna si sono concentrati con le indagini nei dintorni del passo del Barbacan, poiché l'auto di Dassa era stata ritrovata al Belvedere di Valmasino. Le operazioni si sono concluse nella tarda mattinata del 14 agosto, quando il sistema Imsi Catcher in dotazione all’elicottero dei vigili del fuoco è riuscito ad agganciare il segnale del cellulare del 61enne, anche se spento, in una zona particolarmente impervia del Pizzo dell'Oro meridionale in Valmasino (in provincia di Sondrio).
L'ipotesi più accreditata è che Dassa sia scivolato e quindi precipitato per circa cento metri. In questo modo sarebbe finito ai piedi di un dirupo, a circa 2.535 metri di quota. I soccorritori hanno, infine, recuperato la salma e l'hanno trasportata all'obitorio dell'ospedale di Sondrio, dove ora si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria.