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Polemiche per la mozione del leghista Max Bastoni: “Non patrocinare solo chi nega il dramma delle Foibe”

Il consigliere leghista Max Bastoni, noto per essere un punto di riferimento di Lealtà e Azione (un gruppo di estrema destra), ha presentato una mozione per richiedere di “tutelare la memoria, dei massacri delle Foibe e dell’Esodo istriano, giuliano, fiumano e dalmata”. A tal proposito, il consigliere regionale del M5s, Dario Violi, ha detto a Fanpage.it: “Perché non allargare questa richiesta a tutti gli eventi di violenza?”.
A cura di Ilaria Quattrone
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Sono passate oltre due settimane dal "Giorno della memoria" per ricordare le vittime delle Foibe (10 febbraio), ma la questione torna a far discutere e accende il dibattito nel Consiglio regionale lombardo. A far da apripista è il consigliere della Lega Max Bastoni. L'esponente regionale leghista, apparso anche nell'inchiesta di Fanpage.it "Lobby nera", è noto per essere un punto di riferimento di Lealtà e Azione, un gruppo di estrema destra. Bastoni presenterà durante il Consiglio regionale che si svolgerà domani, martedì 1 marzo, una mozione per richiedere di "tutelare la memoria, dei massacri delle Foibe e dell’Esodo istriano, giuliano, fiumano e dalmata".

La mozione del consigliere Bastoni

In particolare modo, Bastoni citando solamente il dramma delle Foibe, chiede a Regione e all'assessorato competente di non patrocinare o dare finanziamenti alle associazioni che "negano/giustificano/riducono o deridono il dramma delle Foibe e dell’esodo". In risposta alla mozione che sarà presentata dal consigliere leghista, ne arriverà un'altra a firma del Movimento 5 Stelle. Nel testo, il cui primo firmatario è il consigliere Dario Violi, si legge la richiesta di tutelare "la memoria delle tragedie poste in atto dai totalitarismi del Novecento". In quest'ultima viene posto l'accento sia sulla normativa vigente e in particolare modo sulla risoluzione del Parlamento europeo del 2018 dove viene preso atto dell'assenza di una serie di azioni "nei confronti dei gruppi neofascisti e neonazisti" che sta portando "a un'allarmante e crescente normalizzazione del fascismo, del razzismo, della xenofobia e di diverse forme di intolleranza nei Paesi dell'Unione europea", ma soprattutto sull'incoerenza dimostrata dal consigliere Bastoni che appoggia gruppi estremisti, ma che al contempo presenta una mozione in ricordo delle vittime delle Foibe. A tal proposito infatti nella mozione dei 5 Stelle si fa riferimento alla decisione quadro sempre dell'Unione europea che impone "di garantire la punibilità dei discorsi di incitamento all'odio e alla discriminazione" che però sono propri dei gruppi di estrema destra.

Violi: Perché non allargare questa richiesta a tutti gli eventi di violenza?

Nella mozione dei 5 Stelle si ricordano tutti i totalitarismi del Novecento (fascismo, nazismo, stalinismo) e anche i massacri delle Foibe che, come si legge nel testo, "rappresentano un terribile episodio del secolo che portarono all'esecuzione diretta di quasi 20mila italiani e all'esodo di circa 350mila eliminando la plurimillenaria esistenza dell'elemento italiano nell'Adriatico Orientale". A Fanpage.it, il consigliere Violi afferma: "È imbarazzante sapere che gli stessi che vengono appoggiati da gruppi di estrema destra o che organizzano cene elettorali con persone che si dichiarano fasciste poi presentano queste mozioni. Ci chiediamo perché non allargare questa richiesta a tutti gli eventi di violenza?". L'esponente del Movimento 5 Stelle sottolinea come sia necessario che vengano esclusi dai finanziamenti tutti coloro che hanno dei valori in contrasto con la democrazia, sia che siano di estrema destra che di estrema sinistra: "Nessuna associazione anti-democratica deve avere il patrocinio per qualsiasi tipo di iniziativa, ma sia che siano di estrema destra che di estrema sinistra. Queste mozioni, che vengono fatte dagli unici che portano dentro persone apertamente fasciste, sono fatte proprio per strizzare l'occhio a una certa parte". Nella sua mozione, il Movimento Cinque Stelle, chiede infatti al presidente di Giunta e all'assessore competente di non concedere patrocini, finanziamenti e spazi non solo a chi nega le Foibe, ma a "tutte le sigle/associazioni locali o nazionali che negano/giustificano/riducono o deridono le tragedie poste in atto dai totalitarismi del Novecento".

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