Perché sono state proiettate frasi contro l’aborto sulla sede di Regione Lombardia

"La Lombardia non è il laboratorio per il vostro Medioevo. Aborto libero, sicuro, gratuito": è questa la scritta che nella serata di domenica 5 febbraio Giulia Crivellini, candidata nella lista Patto Civico Majorino Presidente per il Consiglio regionale della Lombardia, ha proiettato su Palazzo Lombardia. La scritta è stata pensata in risposta ad alcune frasi di natura anti-abortista, estrapolate dalla seduta del Consiglio regionale di febbraio 2021 quando è stata bocciata la proposta di legge popolare "Aborto Sicuro", che sono state pronunciate da alcune consigliere regionali.
Quella proposta di legge aveva l'obiettivo di migliorare il servizio d'interruzione di gravidanza in Lombardia:"Con l’azione di domenica sera ho voluto denunciare, è la violenza perpetrata ogni giorno sulle cittadine lombarde: tempi di attesa infiniti, disparità territoriale nell’erogazione del servizio di ivg, obiezione di struttura da parte di interi ospedali, depauperamento dei consultori. Pretendiamo cura, informazione, rispetto della legge e delle nostre scelte", spiega Crivellini.

Quali frasi sono state proiettate
Tra le dichiarazioni proiettate c'è quella della consigliera Barbara Mazzali di Fratelli d'Italia: "Spesso si parla in questi casi solo dei diritti della donna tralasciando totalmente quelli del padre e soprattutto quelli del nascituro". O ancora di Francesca Ceruti, consigliera per la Lega: "Esiste però un sorriso sulla bocca di una donna, che è il più bello di tutti e il più vero, ed è quando parla dei suoi figli".
Infine anche le parole di Alessandra Locatelli, che all'epoca era assessora alle politiche sociali per la Lega e oggi è ministra per la Disabilità: "Il compito è fare di tutto affinché l'aborto non sia praticato". Tra le iniziative inserite all'interno della proposta di legge c'era quella relativa alla contraccezione gratuita per tutte le donne e in caso di aborti volontari ripetuti: "Quel dibattito fu surreale e incredibile", racconta Crivellini.

La proposta di legge bocciata
Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega si unirono "tenendo una posizione assolutamente folle e anti-scientifica e bocciarono in toto tutto l'articolato, tutta la legge". L'attivista e tesoriera di Radicali Italiani racconta come i servizi consultoriali della Lombardia siano totalmente allo sbando: "Per legge dovrebbe esserci un consultorio ogni ventimila abitanti. Noi ne abbiamo uno ogni sessantamila. Ci sono poi situazioni dove gli ospedali hanno il 100 per cento di medici obiettori".
"Tutto questo in Lombardia non è garantito. Si sta allineando a tutte le regioni in cui governa Fratelli d'Italia, come Marche e Abruzzo. È il caso di denunciare tutto questo con la campagna libera di abortire. Lo ha fatto Vittoria Loffi che ha denunciato la situazione dell'ospedale Oglio Po e noi contineremo a farlo con ogni azione possibile".
"Con la concomitanza del governo di Giorgia Meloni e la riconferma di Attilio Fontana a governatore, la Lombardia rischierebbe di divenire, ancora più di adesso, un laboratorio regressivo sulla pelle dei cittadini e soprattutto delle cittadine. È questa la posta in gioco che i lombardi devono comprendere ed è per questo che ho scelto di candidarmi nella lista civica di Pierfrancesco Majorino", conclude.