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Fontana dice che la Lombardia è la prima regione con un piano sull’autismo, le famiglie: “Ha tagliato i fondi”

Ieri il Presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha pubblicato un post su Facebook in cui ha spiegato che la Lombardia è il primo territorio ad adottare un Piano Operativo sull’Autismo che pone al centro la persona. Le famiglie di persone con disabilità sono insorte: “La giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo si è trasformata nella giornata regionale lombarda della propaganda”, ha detto a Fanpage.it Fortunato Nicoletti, presidente di Nessuno Escluso.
A cura di Ilaria Quattrone
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Nella giornata di ieri, martedì 2 aprile, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana ha pubblicato sulla propria pagina Facebook un post relativo alla giornata mondiale della consapevolezza sull'autismo. Proprio ieri si è svolto un incontro di presentazione della tre giorni "Al lavoro per l'Autismo" che si svolgerà dal 17 al 19 maggio a piazza Città di Lombardia.

"Regione Lombardia è stata la prima regione in Italia ad adottare un Piano Operativo sull’Autismo che pone al centro la persona, abbinando in modo sinergico cure eccellenti e progetti educativi capaci di sfruttare al meglio le potenzialità dello sport, del cinema e dell’arte", ha scritto il Governatore.

Queste parole hanno sollevato diverse critiche da parte delle associazioni e delle famiglie che tutelano le persone con disabilità. Tra loro c'è Fortunato Nicoletti, presidente della Onlus Nessuno è escluso, che a Fanpage.it ha spiegato come Regione sia la stessa che ha proceduto con i tagli dei fondi alla disabilità: "La giornata mondiale della consapevolezza sull'autismo si è trasformata nella giornata regionale lombarda della propaganda".

Ha poi aggiunto: "In pompa magna l' Assessore Lucchini e il Presidente Fontana, entrambi invitati al flash mob del 23 marzo sotto il palazzo della Regione, al quale hanno aderito oltre 150 associazioni di famiglie senza degnarsi di scendere ad ascoltare le ragioni della protesta, ieri hanno annunciato un festival sull'autismo che si terrà proprio nei luoghi della protesta dal 15 al 17 maggio, con l'incredibile slogan: la Lombardia è accanto alle famiglie con autismo".

Nicoletti ha affermato che pensava si trattasse di un pesce d'aprile in ritardo "dovuto magari all'ora legale e invece era tutto vero. Così come è vero e inconfutabile che in Regione Lombardia le terapie specifiche per lo spettro autistico (tipo ABA e altre) siano accessibili solo privatamente con costi per le famiglie che possono andare anche oltre i duemila euro mensili".

"E così come è vero e inconfutabile, che per essere presi in carico da una Uonpia (unità di neuropsichiatra infantile) ci vogliono in media due anni con punte di quattro con tutto ciò che ne consegue sull'avvio di progetti riabilitativi (che hanno effetto se sono molto precoci) e su tutta una serie di certificazioni, come per esempio la diagnosi funzionale, attraverso la quale si possono attivare sostegni come quelli scolastici, educativi, domiciliari etc".

E inoltre ricordano come, attraverso la delibera regionale 1669 di dicembre modificata (in peggio) con la 2033 di marzo, la giunta lombarda "taglierà dall'1 giugno il contributo alle famiglie con autismo (e non solo a loro) di 150 euro al mese, tagliando di fatto nel contempo, quelle terapie che le famiglie pagano privatamente proprio con quel contributo che siccome è già irrisorio oggi, avrà due effetti: o quello di maggiore indebitamento delle famiglie per continuare ad assicurare un livello alto assistenziale e riabilitativo, oppure quello di tagliare anche le terapie perché non in grado di far fronte economicamente".

"Così come è altrettanto vero ed inconfutabile, che la stessa giunta con le stesse scellerate delibere, ha deciso che dall'oramai passato primo di marzo tutte le famiglie con gravissima disabilità (quindi anche quelle con autismo) che avranno i requisiti per accedere alla misura B1 come nuovi accessi, dovranno attendere che qualcuno che già percepisca la misura passi a miglior vita oppure sia benedetto dalla Madonna di Lourdes e guarisca, perché non aggiungendo i fondi regionali necessari a quelli nazionali, si creerà una sorta di lista bloccata a numero chiuso per cui chi è dentro è dentro e chi è fuori si arrangia".

"E tutto ciò giusto per ricordarlo vale per l'autismo perché ricorre il 2 aprile ma vale per tutte le disabilità gravissime.
E allora se questa è la maniera con la quale dicono di voler essere vicino alle famiglie con disabilità, noi rispondiamo che è molto meglio che ci stiano lontani, perché lontana è la distanza che ci separa tra la realtà che viviamo noi e la fantasia che puntualmente viene superata dalle loro azioni".

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