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Proteste in Iran dopo la morte di Mahsa Amini

Perché le donne si tagliano una ciocca di capelli e la portano in Triennale

Una ciocca di capelli in solidarietà alle donne iraniane. L’iniziativa della Triennale di Milano.
A cura di Filippo M. Capra
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Una ciocca di capelli in solidarietà alle donne iraniane. Da ieri, mercoledì 28 settembre, le cittadine milanesi e le turiste presenti in città, possono andare in Triennale a Milano e lasciare un "mazzo" dei propri capelli legato con un filo di corda in un contenitore apposito per mostrare vicinanza alla popolazione femminile dell'Iran, specialmente dopo la morte di Masha Amini, la 22enne uccisa dopo l'arresto per aver indossato male il velo, e il decesso di Hadis Najafi. Quest'ultima ha perso la vita durante le manifestazioni in onore di Masha: si era fatta la coda.

Perché le donne si tagliano una ciocca di capelli e la portano in Triennale

Come spiegato dalla Triennale, che ha rilasciato una nota stampa, "le ciocche raccolte verranno poi consegnate al consolato generale della Repubblica Islamica dell'Iran in segno di protesta" contro "gli omicidi e le violenze". Come analizzato poi dal presidente della Triennale Stefano Boeri, l'iniziativa parte raccogliendo le richieste di alcuni membri della comunità iraniana milanese in segno di "protesta contro gli omicidi e le inaccettabili violenze che stanno colpendo le giovani donne e i giovani uomini che in Iran chiedono di ripristinare un grado minimo di libertà e di civiltà".

Boeri: "Un gesto di pace per la libertà individuale"

L'invito è semplice: "Lasciare nell’atrio di ingresso del Palazzo dell’Arte, entro un apposito contenitore, una piccola ciocca dei propri capelli, legata con un filo di corda. Un atto che si ispira a quello coraggiosamente compiuto dalle donne iraniane nelle piazze delle principali città". Tutte le ciocche raccolte verranno poi consegnate al Consolato Generale della Repubblica Islamica dell'Iran come gesto di pace contro la violenza della polizia. Boeri ha poi detto che in questi giorni chi "rischia la propria vita per difendere il diritto inalienabile alla libertà individuale", deve ricevere tutta la solidarietà possibile.

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