Perché le 120 corse in più di Trenord per le Olimpiadi invernali rischiano di portare “costi enormi e altri disagi”

Trenord ha annunciato che per il periodo dei Giochi Olimpici invernali Milano-Cortina 2026 ci saranno 120 corse ferroviarie giornaliere in più tra Milano e la Valtellina, arrivando a un totale di 2.500. In questo modo, assicurano i vertici dell'azienda che gestisce il servizio ferroviario in Lombardia, il sevizio potrà essere attivo dalle 4:20 del mattino fino alle 3 della notte, garantendo una corsa ogni 30 minuti. Per permettere questo tipo di copertura, che come ha spiegato a Fanpage.it Dario Balotta di Europa Verde ed ex sindacalista dei Trasporti "è più di propaganda che altro e rischia di essere eccessiva", Trenord ha comunicato ai propri dipendenti che non potranno godere delle ferie per tutto il mese di febbraio e che tutto il personale aziendale sarà impiegato nel periodo delle Olimpiadi, dal 6 al 22 febbraio. Per questo motivo, il sindacato Orsa Ferrovie ha già avviato le pratiche per un nuovo sciopero.

Il problema del collegamento con Livigno e Bormio
La Lombardia ospiterà in tutto sette gare durante il periodo dei Giochi Olimpici invernali Milano-Cortina 2026: a Milano l'Hockey sul ghiaccio, lo Short track e il Pattinaggio di figura, a Livigno il Freestyle skiing e lo Snowboard e a Bormio lo Sci alpino maschile sulla Pista Stelvio e lo Sci alpinismo. Per raggiungere Livigno e Bormio in treno da Milano, si prende il suburbano fino a Lecco, dopodiché si cambia con il regionale veloce fino a Tirano. Da lì l'autobus porta fino alle due località sciistiche.

"Spesso i ritardi su questa linea si creano già dalla stazione di Porta Garibaldi a Milano, anche solo per la difficoltà di raggiungere il binario giusto", ha spiegato Balotta, ricordando come Trenord registra ancora i dati peggiori sui ritardi rispetto alle altre regioni d'Italia: "Lecco e Tirano sono collegate da un unico binario e ora si andranno a inserire 120 corse in più da 170 chilometri ciascuna in un sistema che è già malato. Se un treno comincerà a fare ritardo, questo ricadrà anche su tutti gli altri. Da parte di Trenord questa è un'operazione di sola propaganda, basata su una valutazione del traffico assolutamente eccessiva". In sintesi, secondo Balotta l'incremento di corse giornaliere per il periodo delle Olimpiadi "comporterà costi enormi per risultati meno che modesti ed è facile immaginare che ci saranno ulteriori disagi rispetto al solito".
Gli investimenti sulla Lecco-Tirano
La scorsa estate, dal 15 giugno al 14 settembre, la tratta Lecco-Tirano (insieme a Colico-Chiavenna) è stata interessata a lavori di manutenzione straordinaria e potenziamento, che hanno visto anche la soppressione di alcuni passaggi a livello. Un investimento da 30 milioni di euro complessivi, ai quali hanno fatto seguito anche quelli di miglioramento all'accessibilità a diverse stazioni per altri 27 milioni di euro.
Nonostante questo, ha osservato Balotta, "le criticità restano ancora, come quella dei passaggi a livello che ancora sono in funzione. Bastano un camion che sfonda le sbarre o il malfunzionamento anche solo del semaforo per bloccare tutto".
Il "maggiore impiego del personale" durante le Olimpiadi
Come detto, tra il 6 e il 22 febbraio 2026 i treni che collegano Milano alla Valtellina partiranno ogni 30 minuti: la prima corsa alle 4:20 e l'ultima alle 3 di notte. Come spiegato da Balotta, però, l'allungamento dell'orario di servizio fino alle 3 riguarderà anche le tratte Bergamo-Milano e Milano-Malpensa. "Questo porterà a un maggiore impiego del personale e a una riduzione dei tempi di manutenzione dei treni", ha commentato l'esponente di Europa Verde: "Il sistema viene stressato ancora di più e ormai è impossibile trovare nuovo personale per le Olimpiadi, perché servono figure specializzate e il tempo a disposizione è troppo poco".
Trenord ha già comunicato ai lavoratori che, proprio a causa dell'elevata richiesta di personale, l'azienda ha sospeso ai propri dipendenti la possibilità di chiedere giorni di ferie per l'intero mese di febbraio. Considerata questa azione unilaterale dell'azienda e "l'utilizzazione di tutto il personale aziendale durante il periodo delle Olimpiadi", il sindacato Orsa Ferrovie Lombardia ha avviato le pratiche per uno sciopero e richiesto un incontro con i vertici di Trenord.