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Notizie sul caso di Leonardo La Russa

Perché la Procura dovrà chiedere il permesso al Senato per gli accertamenti sulla sim di Leonardo La Russa

Gli accertamenti, coordinati dall’aggiunto Letizia Mannella e dalla pm Rosaria Stagnaro, al momento riguardano solo i contenuti del telefono e non della sim di Leonardo La Russa: la sim infatti è intestata al padre, il presidente del Senato.
A cura di Giorgia Venturini
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La Procura di Milano ha provveduto a fare accertamenti sul telefono di Leonardo La Russa, il figlio del presidente del Senato Ignazio La Russa: il giovane si trova ora indagato per violenza sessuale dopo che nei suoi confronti una ragazza di 22 anni ha presentato una denuncia. Gli accertamenti, coordinati dall'aggiunto Letizia Mannella e dalla pm Rosaria Stagnaro, al momento riguardano solo i contenuti del telefono e non della sim. Se si decidesse di voler esaminare anche quest'ultima la procedura sarebbe molto più complessa: la sim infatti sarebbe intestata al padre e quindi bisognerebbe chiedere alla giunta del Senato l'autorizzazione a procedere.

Si procede con la copia dei contenuti del telefono

Intanto nei prossimi giorni si procederà con una copia del telefono: "Un accertamento irripetibile con le massime garanzie previste per la difesa", così viene definito in ambienti giudiziari il passaggio tecnico che seguirà nei prossimi giorni. Gli accertamenti della Procura verranno seguiti anche dai consulenti e tecnici della difesa: primo tra tutti infatti si provvederà a fare una copia forense del contenuto del telefono.

Si cercheranno prove che confermerebbero o smentirebbero la responsabilità di Leonardo La Russa sulla violenza sessuale denunciata dalla ragazza. Come previsto per legge però non verranno lette le conversazioni tra l'indagato e le persone protette da garanzie costituzionali, come il padre di Leonardo e presidente del Senato Ignazio La Russa. Da qui la decisione da parte della Procura di non procedere subito con la richiesta dell'autorizzazione in Senato per la richiesta della sim. Se i magistrati decideranno di procedere con l'analisi dei dati contenuti anche nella scheda si saprà solo nei prossimi giorni.

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