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Covid 19

Perché la Lombardia e Milano rischiano la zona rossa

L’aumento dei contagi, l’incremento dei ricoveri e la velocità con la quale circolano le varianti – soprattutto quella inglese – potrebbe portare a un passaggio in zona rossa per la Lombardia e la provincia di Milano, tra le più colpite da quella è che stata definita la terza ondata. Domani è atteso il monitoraggio dell’Iss che potrebbe decretare misure più restrittive.
A cura di Ilaria Quattrone
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La provincia di Milano continua a superare la soglia dei mille casi positivi al Covid-19 al giorno. Il territorio, insieme a quello di Brescia, è ancora una volta il più colpito da questa nuova ondata di contagi. Stando agli ultimi dati forniti da Ats Milano l'intera provincia ha un indice Rt che si attesta all'1,28.  A favorire l'incremento dei positivi è soprattutto la velocità con la quale le varianti, soprattutto quella inglese, circolano. Sembrerebbe quindi farsi avanti il rischio che la provincia milanese, e probabilmente l'intera Regione, passino dalla zona arancione rafforzato a quella rossa. La decisione dovrebbe essere presa domani, venerdì 12 marzo, dopo il consueto monitoraggio dell'Istituto superiore della sanità e la cabina di regia.

A preoccupare è l'aumento dei ricoveri

A preoccupare non è solo l'aumento dei contagi, ma anche quello dei ricoveri. Ieri il responsabile regionale delle terapie intensive della Regione, Antonio Pesenti, ha spiegato come al momento sono oltre seicento i pazienti ricoverati in Rianimazione. In una sola settimana i ricoveri in reparto sono infatti aumentati talmente tanto da superare la soglia delle mille unità. L'aumento non riguarda solo la provincia di Milano, ma parte della Lombardia e in particolare Brescia che da giorni sta dirottando i propri pazienti all'ospedale in Fiera a Milano. Un incremento importante che ha portato anche il presidente di Regione Attilio Fontana a sostenere: "Da una settimana, soprattutto a causa delle varianti, siamo entrati in quella che è definita come ‘terza ondata’. I dati ospedalieri sono in netta crescita e purtroppo le chiusure sono ancora necessarie per contrastare l'espansione del virus, ma non è la stessa situazione di un anno fa".

I parametri che potrebbero far scattare la zona rossa

E proprio per questo si fa sempre più insistente la possibilità che proprio la Lombardia, che ieri è stata la Regione a registrare più casi, passi in zona rossa: "Questa settimana ci saranno altre regioni destinate a cambiare colore – ha infatti detto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri – virando verso l'arancione o il rosso, siamo nella fase di piena, ma non per questo servono misure generalizzate piuttosto aumentiamo i controlli". E nemmeno il governatore Fontana esclude un possibile passaggio in zona rossa specificando però che fosse necessario "valutare con cautela, attenzione e serietà la situazione". L'inserimento in zona rossa dovrebbe essere reso più semplice anche dalle nuove misure restrittive che il governo sta mettendo a punto. Basterebbe infatti registrare negli ultimi sette giorni 250 casi ogni 100mila abitanti. Al momento, stando ai dati indicativi elaborati da Fanpage.it, rischierebbero la zona rossa: Brescia, Como, Cremona, Lecco, Mantova, Monza e Brianza, Pavia e anche Milano dove ci sono alcuni quartieri (Bicocca, Crescenzago e Bligny-Bocconi) dove sono stati registrati il maggior numero di casi. Appena sotto la soglia è invece la provincia di Varese.

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