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Pendolare di 25 anni trascinata in una siepe e violentata mentre torna dal lavoro: condannato un 23enne a Lodi

L’aggressione è avvenuta il 15 agosto del 2021 lungo la ciclabile di Tavazzano (Lodi). La vittima era appena scesa dal treno, dopo un turno di lavoro in un albergo di Milano, e stava tornando a casa.
A cura di Francesca Del Boca
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Il Tribunale di Lodi ha oggi condannato a un anno e 9 mesi per violenza sessuale un operaio di 23 anni, domiciliato in provincia di Lecco che, secondo l'accusa, nella prima serata del 15 agosto del 2021 aveva aggredito una ragazza di 25 anni lungo la pista ciclopedonale che collega Tavazzano con Villavesco (Lodi) a Lodi Vecchio. La sua pena, inoltre, è condizionata alla partecipazione a un corso di recupero per uomini responsabili di violenze.

Il giorno di Ferragosto di quattro anni fa la donna, appena scesa dal treno dopo un turno di lavoro in un albergo di Milano, stava percorrendo a piedi il tragitto di circa quattro chilometri verso la sua abitazione. È in questo momento, a poca distanza dalla stazione di Tavazzano, che è stata aggredita alle spalle dall'uomo, che l'ha poi trascinata all'interno di una siepe per abusare di lei.

Dopo l'aggressione la pendolare 25enne aveva riportato una prognosi di sette giorni per graffi e contusioni. L'aggressore aveva riportato una profonda morsicatura, inferta dalla donna, e varie ecchimosi, in una colluttazione in cui era intervenuto anche il marito della donna, che le era andato incontro preoccupato del ritardo: un intervento che ha impedito conseguenze ben più gravi.

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