Operaio di 27 anni morto sul lavoro a Bergamo: si indaga per omicidio colposo, oggi sciopero di fronte all’azienda

La Procura di Bergamo ha aperto un fascicolo per omicidio colposo dopo la morte sul lavoro di un operaio di 27 anni, Mohssine Ghouati, rimasto schiacciato da un nastro trasportatore, all’interno della Montello spa (Bergamo), dove da anni lavorava come manutentore, dipendente di una ditta esterna in subappalto. Ad occuparsi del caso è la pm di turno, Laura Cocucci. Secondo le prime informazioni diffuse, pare che il nastro trasportatore vicino al quale Ghouati lavorava, sia ripartito trascinandolo dentro il macchinario. Sul corpo del giovane verrà effettuata l’autopsia.
L'incidente si sarebbe verificato ieri pomeriggio, intorno alle 17.30, "Ma i sindacati l'hanno saputo solo alle 19. Nel frattempo la produzione non si è fermata e l'azienda ha continuato a lavorare come se niente fosse. Dal nostro arrivo a oggi c'è stato un presidio e uno sciopero, fermando tre turni di lavoro", racconta a Fanpage.it Mara Mologni (Cgil Lombardia).
Intanto Fiom, Filt, Filctem, Filcams e Nidil CGIL Bergamo, insieme a Uiltrasporti questa mattina hanno incontrato l'azienda: "L’incontro è stato interlocutorio: ci sono stati illustrati i passaggi effettuati da Carabinieri, ATS, Ispettorato del Lavoro e INAIL, e ci è stata confermata la piena collaborazione con le autorità. Il fatto che il lavoratore fosse impiegato in subappalto conferma ancora una volta quanto una filiera così lunga aumenti i rischi e come troppo spesso, a pagare, siano gli anelli finali della catena".
Nella giornata di oggi, 4 dicembre, si sono svolte due assemblee, alle 5 e alle 13, ed è stato proclamato sciopero per l’intera giornata, "nel rispetto del lavoratore deceduto e per ribadire che sulla sicurezza non ci possono essere sconti di alcun tipo", sottolineano i sindacati.
Al turno notturno e quello della mattina hanno aderito quasi completamente tutti, fermando i reparti. Hanno partecipato allo sciopero non solo le lavoratrici e i lavoratori assunti direttamente dalla Montello Spa, ma anche quelli della cooperativa che si occupa della cernita della plastica, i dipendenti delle agenzie presenti in stabilimento e il personale dell’impresa di pulizie.
"Come organizzazioni sindacali abbiamo richiesto la costituzione di un coordinamento per la sicurezza, vista la complessità delle lavorazioni e della stessa struttura interna della Montello Spa, dove convivono più contratti: metalmeccanico, gomma-plastica, logistica, multiservizi e somministrazione – continuano i sindacati – Parliamo infatti di un sito dove operano 440 lavoratori assunti direttamente dalla Montello e 60 somministrati, 300 dipendenti diretti della cooperativa che si occupa della cernita e 50 somministrati, oltre a 30 manutentori di un’azienda esterna e 30 addetti dell’impresa di pulizie. Abbiamo inoltre condiviso con l’azienda la necessità di attivare iniziative economiche di sostegno alla famiglia del lavoratore".