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Omicidio Mantova, dall’accusa di aver ucciso due prostitute alla morte della suocera: chi è Enrico Zenatti

È indagato per l’omicidio della suocera, trovata morta giovedì scorso. Nel 2005 era stato però accusato, poi assolto, per l’omicidio di due prostitute.
A cura di Ilaria Quattrone
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Per una accusa è stato assolto e per un'altra invece è indagato: quella di Enrico Zenatti è una storia giuridica complessa. L'uomo, 53 anni, era stato arrestato nel 2005 con l'accusa di aver ucciso due prostitute a Verona. Tre anni dopo era stato assolto. Quattro giorni fa è stato nuovamente arrestato a Mantova. L'accusa è di essere ritenuto responsabile dell'omicidio della suocera Anna Turina avvenuta nella sua abitazione di largo Puccini a Roverbella. E per entrambi i casi a indagare è sempre lo stesso Procuratore: Fabrizio Celenza.

Le accuse per la morte della suocera

Questa volta a incastrare l'uomo sarebbero state le immagini delle telecamere di video-sorveglianza dei palazzi vicini alla loro casa. Il 53enne viveva nello stesso palazzo insieme alla moglie e lavorava nel negozio di frutta di proprietà di quest'ultima. In meno di 24 ore, i carabinieri sono riusciti a risalire alla sua identità. Fin da subito è stata scartata l'ipotesi malore e incidente. La donna è stata trovata ai piedi delle scale con diverse ferite, tra le quali un taglio alla gola. Oggi si svolgerà l'interrogatorio davanti al giudice per le indagini preliminari. Tra i due sembrerebbe che ci fosse dell'astio. La suocera non avrebbe approvato né la scelta della figlia di sposarlo né quella di non divorziare dopo le accuse di omicidio degli anni prima.

Le indagini del 2005

Nel 2005 Zenatti era stato accusato di aver ucciso nel 2003 e nel 2004 due prostitute. Si trattava di Luciana Lino De Jesus di 29 anni e di Jolanda Holgun Garcia, 38 anni, il cui cadavere non fu mai ritrovato. Il numero del 53enne all'epoca compariva frequentemente nei loro cellulari per poi "sparire" dopo le loro morti. Dopo l'arresto, si avvalse della facoltà di non rispondere. Una scelta che potrebbe rifare oggi. All'epoca poi, dopo tre anni di carcere, era stato assolto dalla Corte d'Assise.

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