Omicidio Davide Gorla a Busto Arsizio, il 50enne fermato non rispondere alle domande del gip

Si è avvalso della facoltà di non rispondere Emanuele Mirti, il 50enne arrestato per l'omicidio di Davide Gorla e interrogato dal gip per la convalida del fermo. Il 64enne è stato ucciso lo scorso mercoledì 25 giugno nel suo negozio di via Milano nel centro di Busto Arsizio (in provincia di Varese) e secondo gli investigatori a ucciderlo sarebbe stato proprio Mirti, suo affittuario in un appartamento di Castellanza. Per la Procura, il 50enne lo avrebbe accoltellato a morte per un debito di circa 10mila euro.
Gorla è stato ucciso intorno alle 18 del 25 giugno e poche ore dopo, verso la mezzanotte, Mirti è stato fermato con l'accusa di omicidio. Condotto in carcere, il 50enne ha sempre respinto le accuse mosse nei suoi confronti. Gli investigatori sarebbero arrivati a lui dopo aver ascoltato alcune testimonianze e aver analizzato le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza, che lo avrebbero ripreso camminare nei pressi del negozio della vittima. L'autopsia disposta sul corpo del 64enne verrà eseguita domani, lunedì 30 giugno, e dovrà chiarire le cause esatte del decesso e il tipo di arma usata.
Intanto, ieri mattina, 28 giugno, Mirti si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del gip Stefano Colombo in occasione dell'udienza di convalida del fermo. Come riportato da Il Giorno, l'avvocata Bono ha contestato la custodia cautelare in carcere sia per gli indizi raccolti al momento che sarebbero "non coerenti tra loro" che per un "errore procedurale nel fermo". Il giudice si è riservato la decisione e non è escluso che in futuro lo stesso Mirti possa chiedere di essere ascoltato.
Secondo gli investigatori, Mirti avrebbe ucciso Gorla perché mosso da un movente di tipo economico. Stando a quanto ricostruito dalle indagini finora, il 50enne viveva in affitto in una proprietà del commerciante a Castellanza e avrebbe accumulato un debito nei suoi confronti di 10mila euro, forse proprio da canoni di affitto non pagati.