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Oltre mille profughi ucraini a Milano: dove sono stati ospitati

Sono 1.660 i profughi arrivati a Milano, di questi – spiega la Prefettura a Fanpage.it – solo 103 sono stati ospitati nei centri di accoglienza straordinaria.
A cura di Ilaria Quattrone
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Sono 1.660 i profughi che sono arrivati a Milano e nei comuni dell'hinterland: a riferirlo è la Prefettura sulla base dei dati ricevuti dal Consolato d'Ucraina. La maggior parte di loro si è sistemata in maniera autonoma, probabilmente da amici o parenti. Solo 103 persone hanno chiesto il supporto della Prefettura e sono stati trasferiti nei Cas, Centri di accoglienza straordinaria.

Continua la ricognizione dei Comuni

Dalla Prefettura assicurano a Fanpage.it che al momento i centri hanno abbastanza capienza per accogliere ulteriori profughi e che i Comuni stanno continuando a procedere con la ricognizione. La registrazione consente a chi arriva in Italia di poter ricevere assistenza sanitaria, giuridica e tutto ciò che è necessario. Queste rassicurazioni, arrivano dopo quanto dichiarato ieri dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala: "Bisogna trovare misure che ci permettano di agire con tempestività perché se arrivassero molti profughi cosa possiamo fare? Per esempio fare accordi con alberghi che oggi sono semivuoti e prendere della camere, sono vie che si possono percorrere o poi la Corte dei Conti viene a dirmi perché l'hai fatto?".

La creazione di un comitato per l'emergenza

Intanto Regione ha dato vita a un comitato per l'emergenza, dove al vertice c'è Guido Bertolaso, già scelto per guidare la campagna di vaccinazione in Lombardia. L'obiettivo è quello di fornire dei percorsi di assistenza ai profughi in arrivato dall'Ucraina che da quattordici giorni fa i conti con il conflitto causato dalla decisione della Russia di invadere il suo territorio. Il Comitato agirà in accordo e sulla base delle indicazioni che riceverà dal ministero dell'Interno e dalla Protezione Civile.

Assistenza sanitaria ai profughi

I profughi, attraverso i canali gestiti dalla Prefettura, devono essere accolti prima di tutto in strutture individuate dalle varie Agenzia di tutela della salute. Riceveranno una prima visita medica generale in modo da capire se è necessario il trasferimento in un ospedale o per garantire le eventuali terapie che erano già seguite dagli stessi. Ovviamente sarà valutata anche la presenza di possibili traumi psicologici e in questo caso si avvieranno dei percorsi con i consultori e i vari centri di psicologia clinica del territorio.

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