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Covid 19

Nuovi casi in terapia intensiva in Lombardia: Monza, Varese e Lecco si preparano alla seconda ondata

Milano, Monza e Varese sono le province più colpite dai nuovi casi di Coronavirus, stando ai dati di Regione Lombardia. Nel nord della regione gli ospedali si stanno organizzando e riaprono le terapia intensive, rimaste vuote durante l’estate. All’ospedale San Gerardo di Monza i ricoverati Covid sono 54, di cui 7 in terapia intensiva. L’ospedale di Circolo e Fondazione Macchi di Varese ha ora 40 pazienti, 17 al Manzoni di Lecco.
A cura di Giorgia Venturini
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Foto di repertorio
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In questo inizio di seconda ondata di contagi in Lombardia le province con il maggior incremento di nuovi casi al giorno sono Monza Varese, dietro solo a Milano. Anche qui "la pressione negli ospedali sta salendo rapidamente e bisogna stare molto attenti", come ha spiegato a Fanpage.it il professor Massimo Galli, direttore malattie infettive all'ospedale Sacco di Milano. Per il momento la situazione sembra essere sotto controllo, ma nelle prossime settimane potrebbe peggiorare rapidamente. Gli ospedali delle due province a nord di Milano stanno riaprendo i reparti Covid-19 e mettendo a disposizione nuovi posti letto nelle terapia intensiva.

Monza, oltre cento contagi al giorno

Dati alla mano, la provincia più sotto pressione oggi è Monza, che negli ultimi giorni sta superando quota cento nuovi contagi in 24 ore, seconda solo alla vicina Milano. E i numeri dei nuovi pazienti lo dimostrano: ad oggi, mercoledì 14 ottobre, i ricoverati all'Ospedale San Gerardo di Monza sono 54 di cui 7 in terapia intensiva. Raddoppiati i dati di appena una settimana fa. Il direttore generale della Asst di Monza Mario Alparone a Fanpage.it ha precisato che "tutto è sotto controllo" ma "ora è richiesta massima attenzione". E ancora: "I casi sono in forte crescita, bisogna evitare una seconda ondata". Anche il sindaco di Monza, Dario Allevi, ha commentato i nuovi contagi: "I vertici sanitari hanno comunicato che la maggioranza delle persone positive degli ultimi giorni, circa il 5% rispetto al totale dei tamponi eseguiti, ha un'età media inferiore ai 50 anni. Per loro la sfida è riuscire a non estendere l'infezione ai contesti familiari. Anche per questo vi chiedo ancora una volta di rispettare le misure in vigore con responsabilità e di adottare tutte le cautele di protezione personale, a partire dal distanziamento e dalla mascherina sempre".

Riaperta la terapia intensiva Covid a Varese

Anche all'ospedale di Circolo e Fondazione Macchi di Varese negli ultimi tre giorni c'è stato un aumento di pazienti Covid ricoverati: in una settimana sono passati da 10 a 40, stando agli ultimi dati resi noti di lunedì 12 ottobre. "Non abbiamo mai smesso di essere un ospedale Covid, anche quando durante l'estate i casi sono diminuiti – fanno sapere a Fanpage.it dall'ospedale -. Fino a domenica i pazienti che richiedevano la terapia intensiva li trasferivamo all'ospedale Sacco di Milano, mentre da tre giorni abbiamo riaperto la terapia intensiva Covid. Dei 10 posti letti solo uno ora è occupato". I numeri dei nuovi positivi a Varese sono più che raddoppiati da un giorno all'altro: dai 52 nuovi casi di lunedì si è passati a 121 di martedì. "Vogliamo rassicurare i cittadini che il nostro ospedale non è in affanno. Ci aspettavamo un incremento di casi in autunno. Per evitare l'impennata dei contagi è necessario però non abbassare la guardia", concludono dall'ospedale.

Nuovi posti letto in rianimazione a Lecco

Non risulta invece nessun paziente Covid nella terapia intensiva dell'ospedale Alessandro Manzoni di Lecco che conta in tutto 17 ricoverati, di questi 14 nelle malattie infette e 3 nei reparti Covid. La struttura però si sta attivando mettendo già da oggi, mercoledì 14 ottobre, a disposizioni sei posti letto nella terapia intensiva Covid più altri quattro posti letto in sub intensiva. Massima allerta dunque anche a Lecco che ha visto un incremento dei nuovi positivi da domenica a martedì, da 13 a 43.

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