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“Nessuno può giudicare la madre”, parlano i poliziotti che hanno trovato la neonata abbandonata in una scatola

“Non conosciamo le condizioni della donna e le sue fragilità. Ma è bellissimo che molte persone si siano attivate per la piccola Alice”, l’intervista di Fanpage.it ai poliziotti che hanno trovata la bimba abbandonata dalla madre.
A cura di Ilaria Quattrone
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Alice aveva poche ore di vita quando è stata ritrovata dentro una scatola fuori dal pronto soccorso ostetrico dell'ospedale San Gerardo di Monza. A sentire il suo pianto è stata un'ostetrica che, dopo averla affidata alle cure di medici e colleghi, ha chiamato le forze dell'ordine. A pochi passi dall'ospedale, c'era la pattuglia composta dall'Assistente Capo Gianluca Grimaldi e dall'agente Federico Bembi.

Sono stati loro a svolgere i primi rilievi ed elementi che adesso sono nelle mani della Procura della Repubblica. Ancora nessuno sa chi sia la madre della piccola o il motivo che l'abbiano spinta a questo gesto. Nessuno conosce le fragilità di questa donna o ragazzina o le condizioni in cui vive: certo è che aver deciso di lasciarla davanti a un ospedale, con una copertina e un pannolino di ricambio, potrebbe essere letto come un ultimo gesto d'amore. Questo testimonia infatti la volontà di affidarla a mani sicure.

Assistente Capo Grimaldi, cosa ricorda di quel giorno? 

Alle 5.20 circa del 30 agosto, è arrivata una segnalazione. Il personale del pronto soccorso ostetrico dell'ospedale San Gerardo, ci riferiva che avevano rivenuto una scatola con all’interno una bambina. Arrivati sul posto, abbiamo parlato subito con l’ostetrica che l'aveva trovata. Lei ci ha mostrato il punto esatto dove era stata rinvenuta la scatola: questa era su un’auto parcheggiata nei pressi dell’ingresso principale.

Mentre il collega parlava con l'ostetrica, sono andato alla stanza numero 3 dove era stata lasciata la piccola. La bimba stava ricevendo le prime cure del caso. Mi sono avvicinato istintivamente alla bimba e le ho fatto una carezza perché avevo capito la situazione. Era la prima volta che mi capitava una cosa del genere.

Abbiamo parlato con la dottoressa di turno che ci ha detto che le condizioni della bimba sembravano buone: aveva ancora il cordone ombelicale legato con una garza fatta presumibilmente in casa.

Cosa avete trovato all’interno della scatola?

C’erano un pannolino e un lenzuolino di cotone leggero. Una volta finito l’intervento, ho guardato la bimba e le ho promesso che sarei ritornato a farle visita. Mi ha emozionato molto questa cosa.

Al momento del ritrovamento, come stava la piccola?

Quando l’abbiamo trovata, la bambina aveva un colorito normale. Forse era un po’ infreddolita. Poi ha iniziato a piangere perché le stavano facendo gli esami del sangue.

Appena l'ha vista, qual è stato il primo pensiero? 

In quel momento passano cinquantamila pensieri: ti chiedi perché, per come, quale può essere stata la motivazione che ha spinto la madre o chi per lei.

Cosa vi ha detto l'ostetrica che l'ha ritrovata? 

Noi siamo arrivati due minuti dopo il rinvenimento della bimba. L’ostetrica ci ha detto che era uscita fuori per prendere una boccata d’aria, che ha sentito un lamento. Si è avvicinata alla scatola lasciata sul tettuccio e appena ha messo la mano dentro, ha trovato questo corpicino. Una scatola su un tettuccio, era anomala: ha portato la bimba dentro e ci ha chiamato.

Noi eravamo lì vicino, e siamo arrivati subito. La fortuna è stata proprio quella, che la bambina è stata trovata dal personale sanitario.

Agente Bembi, le era mai capitato un intervento simile? 

No, personalmente non mi era mai capitato di effettuare un intervento simile a questo. Mi ha suscitato tanta emozione: io non sono ancora papà, ma vedere una creatura appena nata è comunque un evento speciale. Ci siamo emozionati tutti quanti, sia noi che il personale del pronto soccorso ostetrico.

Quando ho ascoltato l’ostetrica che aveva trovato la scatola, ho notato che anche lei era visibilmente emozionata e mi ha riferito che mentre prendeva una boccata d’aria ha sentito questo pianto. Appena uscita non credeva ai suoi occhi.

Sono arrivate tante richieste di adozione? 

Sono giunte numerose richieste, anche per vestitini e giocattoli. Sono state diverse le persone che hanno cercato di aiutare questa bambina anche per i mesi successivi.

Tante persone si sono chieste perché la bimba sia stata lasciata dentro una scatola. Secondo voi perché? 

Noi non siamo qui per giudicar nessuno o incolpare nessuno: questo gesto sicuramente non è condivisibile, però nessuno qua è pronto a giudicare la madre biologica. Non possiamo nemmeno conoscere le condizioni di questa donna e le sue fragilità. Le indagini faranno il loro corso.

Cosa augurate ad Alice? 

Ci auguriamo in primis che vada tutto bene per lei e per il suo futuro.

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