Colpito dal cassone di un camion mentre passeggia con la moglie, Luigi Lanzini muore sul colpo

Si chiamava Luigi Lanzini e aveva 83 anni l'uomo che ieri mattina a Lumezzane, in provincia di Brescia, è morto dopo essere stato colpito da un camion mentre si trovava in via Mazzini, davanti al bar Sant Gregory. In un primo momento la dinamica dell'incidente non era apparsa molto chiara, ma successivamente i carabinieri, grazie ai racconti di alcuni testimoni, sono riusciti a ricostruire l'accaduto: a quanto sembra, Lanzini sarebbe stato colpito dal portellone del furgone che si è aperto improvvisamente proprio mentre passava vicino all'83enne.
Al momento dell'incidente, avvenuto nella mattinata di ieri, mercoledì 6 agosto, Lanzini era appena uscito dalla clinica Maugeri in compagnia della moglie e di un'altra signora. I tre stavano camminando sul marciapiede quando un furgone li ha affiancati percorrendo la strada in salita. Proprio in quel momento uno dei portelloni del mezzo si sarebbe aperto e avrebbe colpito Lanzini uccidendolo sul colpo. Alcuni dei presenti, tra i quali anche il farmacista e il personale della clinica, si sarebbero precipitati a prestare aiuto. Anche il conducente del mezzo pesante, un ragazzo originario della Val Trompia, sarebbe tornato indietro facendo inversione alla rotonda successiva: aveva sentito un tonfo e voleva capire cosa fosse accaduto.

Sul posto sono stati chiamati i soccorsi, che dopo diversi tentativi di rianimazione hanno trasferito l'uomo all'ospedale, dove i medici ne hanno constatato il decesso. I Carabinieri della Compagnia di Gardone Valtrompia hanno sequestrato il furgone e stanno svolgendo tutti gli approfondimenti necessari. Lanzini abitava a Cogozzo, in provincia di Brescia ma era nato a Villa Carcina. Cinquant'anni fa a Concesio aveva fondato un'impresa di arredamento, la Arredi Lanzini, la cui gestione, dopo la pensione, era passata nelle mani dei figli. "Ora ti aspetta una sfida più avvincente, ti tocca arredare e risistemare le stanze del paradiso – ha scritto il figlio Giuseppe in un messaggio su Facebook dedicato al padre – Fai buon viaggio papà, sei stato una forza della natura, un esempio per molti, sarà difficile riuscire ad eguagliarti, ma ci proveremo, promesso!"