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Muore Giovanni Murari, il pilota dell’elicottero caduto ad Albosaggia: ha salvato l’allievo 17enne

Nonostante la grade esperienza alla guida degli elicotteri, non è riuscita a gestire un atterraggio di emergenze mentre impartiva lezioni di volo. Ha fatto di tutto per salvare il suo giovane allievo.
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Incidente aereo ad Albosaggia
Incidente aereo ad Albosaggia

Nonostante la sua grande esperienza, determinata da oltre tredicimila ore di volo effettuate, Giovanni Murari non è riuscito a gestire la difficile situazione che l'elicottero che pilotava ha dovuto affrontare poco dopo il decollo. Stava dando lezioni a un giovane di 17 anni alle prime armi ma con tanta passione per il volo. E, per lui, si è sacrificato fino a morire.

L'incidente aereo

Murari, 60 anni, originario della provincia di Verona e residente nella Bergamasca, stava dando lezioni di volo a bordo di un Robinson R22 (un biposto) preso a noleggio. Con lui c'è un ragazzo di 17 anni che vuole imparare a pilotare.

I due partono dalla base di Caiolo, in provincia di Varese, mercoledì 10 agosto, poco prima delle 19, con l'idea di sorvolare la Valtellina. Ma, poco dopo il decollo, all'altezza di Alboseggia il veivolo trancia la "corda di guardia", ossia il cavo sopra la cima dei piloni dell’alta tensione.

A quel punto neanche un pilota esperto e competente come Murari può fare nulla per salvare la situazione e l'elicottero precipita rovinosamente sul suolo. Secondo alcuni testimoni, però, i due stavano tentando una manovra di atterraggio di emergenza.

È quindi possibile che ci sia stata un'avaria al motore o qualche altro problema che li abbia spinti ad atterrare nonostante fossero appena partiti. E lì sia intervenuto un ulteriore problema che li abbia fatti schiantare contro i cavo dell'alta tensione.

Qualcuno ipotizza anche l'errore umano, che però contrasta con la grande esperienza di Murari: aveva all’attivo oltre tredicimila ore di volo, delle quali più di novemila come istruttore a doppio comando.

La morte di Giovanni Murari

Per Murari purtroppo non c'è stato nulla da fare: è deceduto pochi minuti dopo lo schianto, nonostante i tentativi dei soccorritori di rianimarlo.

Mentre il 17enne, dopo essere stato estratto dalle lamiere, è stato trasportato all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove è ancora in prognosi riservata. Tuttavia non risulta in pericolo di vita.

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