video suggerito
video suggerito

Muore dopo un pugno e un bicchiere di vetro in testa, due condanne per omicidio preterintenzionale

Mario Romeo e Mohamed Amine Mouhssine sono stati condannati in primo grado per l’omicidio preterintenzionale di Mykola Ivasiuk. Il 38enne ucraino era stato colpito dal primo con un pugno e dal secondo con un bicchiere di vetro in testa durante una lite in un bar di Casazza (Bergamo).
A cura di Enrico Spaccini
48 CONDIVISIONI
Mykola Ivasiuk (foto da Facebook)
Mykola Ivasiuk (foto da Facebook)

Sono stati condannati in primo grado per omicidio preterintenzionale Mario Romeo e Mohamed Amine Mouhssine, i due imputati per la morte di Mykola Ivasiuk. Il 38enne di Casazza (in provincia di Bergamo) era deceduto il 19 agosto 2024 in seguito a una emorragia alla testa rimediata cadendo a terra a seguito di una lite esplosa in un bar del paese. Secondo l'accusa, a farlo cadere sarebbero stati Romeo, con un pugno al volto, e Mouhssine, che gli avrebbe rotto un bicchiere dietro un orecchio. Il primo, ora ai domiciliari, è stato condannato a 5 anni di reclusione, il secondo, in carcere, a 8 anni. Per la madre e il fratello della vittima, invece, il giudice dell'udienza preliminare Riccardo Moreschi ha disposto una provvisionale pari a 100mila euro ciascuno.

La morte di Ivasiuk

La lite era scoppiata intorno alle 22:30 del 19 agosto 2024 all'esterno del bar Rosy a Casazza. Stando a quanto ricostruito dalle indagini coordinate dalla pm Silvia Marchina, Ivasiuk si sarebbe arrabbiato dopo aver visto la sua compagna seduta a un tavolo con Romeo. Il 39enne ucraino sarebbe stato allontanato una prima volta, ma sarebbe poi tornato per discutere con il 39enne di Catanzaro. A quel punto, tra spintoni e botte, Romeo gli avrebbe dato un pugno "violento" al volto che lui, invece, ricorda come una semplice sberla.

Subito dopo, Mouhssine lo avrebbe lo avrebbe colpito "brutalmente" con un bicchiere di vetro dietro un orecchio. In seguito a quello che il 33enne marocchino afferma essere stato un pugno con un bicchiere in mano, Ivasiuk viene fatto cadere da entrambi e batte la testa. Il 39enne ha rimediato, così, la "estesa emorragia" che in poco tempo lo avrebbe portato alla morte. Romeo era rimasto accanto a lui per soccorrerlo in attesa dei sanitari, mentre Mouhssine era scappato (verrà arrestato un mese dopo in Spagna).

Il processo e le condanne in primo grado

La pm Marchina ha chiesto per entrambi il processo per omicidio preterintenzionale in concorso, chiedendo per Romeo una condanna a 6 anni e 8 mesi e per Mouhssine 10 anni e 8 mesi. Giudicati con rito abbreviato, il gup Moreschi ha stabilito una pena pari a 5 anni per il primo, al quale ha riconosciuto le attenuanti generiche ed escluso l'aggravante dei futili morivi, e 8 anni per il secondo.

Gli avvocati Gianbattista Scalvi e Pietro Funaro avevano chiesto per Romeo l'assoluzione, sostenendo che lo schiaffo non fosse poi così violento poiché aveva un dito rotto. In Appello punteranno alla derubricazione del reato in lesioni gravissime. L'avvocato Benedetto Maria Bonomo, che difende Mouhssine, ha affermato che la morte a seguito di un pugno con forza moderata fosse un evento anomalo e che comunque il suo assistito era intervenuto a difesa della donna.

48 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views