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Muore a 27 anni in un agguato a Sesto San Giovanni, condannati in 4 con pene fino a 20 anni

Youssef Saadani è stato ucciso il 23 ottobre 2023 in un agguato a Sesto San Giovanni (Milano) di una banda di pusher rivali. In 4 sono stati condannati con pene dai 10 ai 20 anni, uno è ancora irreperibile.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Il gup del Tribunale di Monza, Marco Formentin, ha condannato con rito abbreviato quattro uomini con pene da 10 a 20 anni di reclusione per l'omicidio di Youssef Saadani. Il 27enne era stato ucciso nella notte del 23 ottobre 2023 in via Pisa, tra Sesto San Giovanni e Cologno Monzese (nella Città Metropolitana di Milano), in una guerra tra bande di spacciatori. Per la stessa vicenda, lo scorso maggio un 32enne era stato già condannato in primo grado a 16 anni per omicidio, lesioni personali e porto illegale di armi.

Stando a quanto ricostruito, la sera del 23 ottobre di due anni fa Saadani si era offerto di scortare, insieme ad altre persone, un suo conoscente per un incontro chiarificatore con alcuni pusher rivali che gli avevano rubato il cellulare in cui custodiva i numeri dei clienti. In quei giorni, infatti, erano in atto alcuni contrasti tra due bande per il controllo di una piazza di spaccio a Cologno. All'appuntamento, però, si era presentato un commando armato di mazze e varie armi da fuoco.

Tra la vegetazione di una zona isolata di via Pisa era esplosa la rissa. Un colpo di fucile aveva centrato Saadani alla gola, uccidendolo. Un uomo, Hamza Haddaji, era stato arrestato dai carabinieri di Pero il giorno dopo, mentre gli altri membri della banda erano riusciti a far perdere le loro tracce. Lo scorso maggio, Haddaji è stato condannato in primo grado a 16 anni di reclusione, nonostante lui si sia difeso sostenendo di non aver preso parte alla spedizione punitiva.

Altri tre, invece, sono comparsi in questi giorni per il processo di primo grado con rito abbreviato, mentre un quarto risulta ancora irreperibile. Nabil Andhamo e Youssef Abbassi sono stati condannati a 10 anni e 6 mesi (con la Procura che aveva chiesto 16 anni), Yassine El Montaser a 18 anni e 8 mesi e Nabil Khamam, ovvero l'imputato irreperibile, a 20 anni.

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