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Morta Milva “la Rossa”: dal sodalizio con Strehler all’omaggio di Jannacci, era legatissima a Milano

Milva, morta ieri nella sua casa di Milano all’età di 81 anni, era molto legata al capoluogo lombardo. Nel 1965 al Piccolo Teatro era iniziato il suo trentennale sodalizio con Giorgio Strehler. Un altro grande milanese, Enzo Jannacci, le dedicò la famosa canzone “la Rossa”, divenuto il suo secondo soprannome. La camera ardente sarà allestita al Piccolo teatro: i funerali in forma privata.
A cura di Francesco Loiacono
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È morta ieri nella sua casa di Milano la cantante Milva, al secolo Maria Ilva Biolcati. L'artista 81enne (ne avrebbe compiuto 82 il 17 luglio), si è spenta dopo una lunga malattia nella sua casa in via Serbelloni, nel pieno centro del capoluogo lombardo, al quale era legatissima. Milva, quasi sconosciuta alle giovani generazioni, è stata una delle protagoniste della vita culturale di Milano, fin da quando nel 1965 Paolo Grassi la invitò al Piccolo Teatro per interpretare i "Canti della libertà", inizio di un sodalizio trentennale con Giorgio Strehler. Ed è proprio al Piccolo Teatro che sarà allestita la camera ardente della cantante, i cui funerali si terranno in forma privata.

Jannacci le dedicò il brano "La Rossa"

A lei un altro grande milanese, Enzo Jannacci, dedicò la famosa canzone "la Rossa", divenuto il suo secondo soprannome dopo "la pantera di Goro", paesino del Ferrarese in cui la cantante è nata nel 1939. Di un'altra grande cantrice di Milano, la poetessa Alda Merini, Milva è stata molto amica: nel 2006 ne aveva recitato in Duomo il Poema della Croce, nel 2009 ne aveva pianto la scomparsa durante i funerali. L'inconfondibile chioma rossa della cantante ha fatto capolino in molte importanti occasioni: sulle passerelle della moda, con Dario Fo e Franca Rame, per le campagne del Fai o in manifestazioni politiche. Fedele al suo soprannome, "la Rossa" non ha mai tradito i suoi ideali di sinistra. E non è un caso che tra i primi a ricordarla su Facebook sia stato Roberto Cenati, presidente dell'Anpi provinciale di Milano: "Ci ha lasciato ieri Milva, una protagonista della musica italiana, una grande artista, colta e sensibile, legatissima ai valori dell’antifascismo – ha scritto Cenati su Facebook -. Nel 1965 Paolo Grassi invita Milva al Piccolo Teatro a interpretare i Canti della Libertà, il primo passo di un trentennale sodalizio con Giorgio Strehler. Nella sua lunga carriera Milva è passata dalla canzone popolare alla musica di Franco Battiato, di Ennio Morricone, alle canzoni dei grandi compositori greci, francesi, tedeschi. La sua statura artistica è stata ufficialmente riconosciuta dalle Repubbliche Italiana, Francese e Tedesca, che le hanno conferito alte onorificenze. Ai familiari esprimiamo la commossa vicinanza dell’Anpi provinciale di Milano".

"È impossibile raccogliere le tantissime tracce della straordinaria presenza di Milva nella storia del canto – ha invece scritto l'assessore alla Cultura di Milano, Filippo Del Corno -. Da oggi che la sua voce è solo memoria, e non più presenza, possiamo iniziare a ripercorrere i suoi sentieri più fecondi del suo lavoro, come il confronto con le tante forme di teatro musicale della contemporaneità che l'hanno vista protagonista in dialogo o in collaborazione diretta con Weill, Berio, Tutino".

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