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Processo Morgan per stalking

Morgan a processo per stalking, la legale di Angelica Schiatti: “La insulta ancora, chiederemo la misura cautelare”

Maria Nirta, avvocata che assiste Angelica Schiatti nel processo che vede l’ex Morgan accusato di stalking e diffamazione aggravata: “Le continue dichiarazioni di Morgan sui social sono gravissime. Una pericolosa inversione dei ruoli tra vittima e carnefice, con insulti al suo compagno Calcutta”
A cura di Francesca Del Boca
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"Le continue dichiarazioni di Morgan sui social sono gravissime. Sta mettendo in atto una pericolosa inversione dei ruoli tra vittima e carnefice". Così parla a Fanpage.it Maria Nirta, avvocata che assiste la cantautrice Angelica Schiatti nel processo che vede l'ex Marco Castoldi accusato di stalking e diffamazione aggravata. "Parla di gravi danni, lesioni psicologiche, patrimoniali, si manifesta innocente lasciando intendere che i magistrati gli abbiano dato ragione… la vittima, in questo post, sarebbe il mostro, il fulcro di un intero sistema che mira a distruggere l'artista. Per questo, già stamattina, sto lavorando a una richiesta di misura cautelare nei confronti del signor Castoldi. Angelica Schiatti? Sta veramente molto male. È la continuazione del reato, lui non ha mai smesso di fare dichiarazioni contro di lei e pubblicare contenuti infamanti. Il compagno (il cantautore Calcutta) viene apostrofato "il porco con cui sali sul palco". E ogni volta si trova dentro un vortice, non si vede la fine".

Nell'udienza di ieri a Lecco, intanto, la difesa di Castoldi ha sollevato un'eccezione di legittimità costituzionale su cui il giudice si è riservato di decidere il prossimo 9 settembre. "Una volta l'eccezione di competenza territoriale, poi di costituzione di parte civile, la richiesta di accesso alla giustizia riparativa… l'offerta di risarcimento da 15mila euro ad Angelica Schiatti? È una somma offensiva, irrisoria, che denota disprezzo per la vittima. Una proposta che inoltre non è stata supportata da un sincero ravvedimento, da una presa di coscienza, da un cambiamento. Anzi… dai social, appunto, è sempre emerso ben altro. Castoldi lamenta la mediaticità del processo, ma è lui stesso ad alimentare questo fenomeno". Il rischio che il processo (partito da una denuncia nel 2020) si dilunghi fino a data da destinarsi, nel frattempo, è più concreto che mai. Tutto dipenderà dal giudice di Lecco, che il prossimo 9 settembre dovrà decidere se rimandare l'eccezione di legittimità costituzionale sollevata dalla difesa del cantante nelle mani della Corte Costituzionale. "In quel caso avremmo una stasi del processo. Noi attendiamo fiduciosi nella magistratura, e auspichiamo che da settembre il processo possa andare avanti con ritmi e tempi fisiologici".

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