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Monza, 42enne ucciso a coltellate in strada in pieno giorno: fermato un sospetto

Ci sarebbe un sospetto nell’omicidio del 42enne Cristiano Sebastiano ucciso domenica mattina a coltellate nel quartiere San Rocco a Monza. Si tratta di un uomo che è stato fermato diverse ore dopo l’omicidio dai carabinieri che lo hanno portato in caserma per essere interrogato. La vittima è stata raggiunta da due fendenti al viso uno dei quali gli ha reciso la carotide.
A cura di Chiara Ammendola
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Il luogo dell'omicidio (carabinieri di Monza)
Il luogo dell'omicidio (carabinieri di Monza)

Ci sarebbe una svolta nelle indagini sull‘omicidio del 42enne Cristian Sebastiano, ucciso a coltellate domenica mattina a Monza nel quartiere San Rocco. I carabinieri avrebbero infatti prelevato nel tardo pomeriggio di ieri un uomo portandolo in caserma per essere interrogato: stando a quanto riportato da PrimaMonza il sospetto sarebbe stato ascoltato per diverse ore dai militari, ma la sua posizione non è stata al momento chiarita.

L'omicidio in pieno giorno nel quartiere San Rocco a Monza

Le indagini sulla morte del 42enne vanno avanti senza sosta da ieri, domenica 29 novembre, giorno dell'omicidio avvenuto poco prima delle 13 sotto i portici delle case popolari di via Fiume 14, nel quartiere San Rocco. La vittima è stata ritrovata da alcuni passanti che hanno notato l'uomo a terra in un lago di sangue: immediatamente p stato lanciato l'allarme e sul posto sono accorsi soccorritori del 118 e carabinieri. Purtroppo però per Cristian Sebastiano non c'era ormai più nulla da fare, l'uomo è stato infatti raggiunto al volto da due coltellate, una delle quali gli ha reciso la carotide uccidendolo.

Due fendenti hanno raggiunto la vittima: uno gli ha reciso la carotide

Il personale medico dopo averne constatato il decesso ha lasciato che venissero effettuate le prime analisi di rito sul corpo senza vita dell'uomo da parte del medico legale. Intanto i carabinieri hanno iniziato i primi rilievi necessari a chiarire l'accaduto e soprattutto a individuare gli autori del feroce delitto. Stando a una prima ricostruzione sembra che la vittima abitasse dall'altra parte della strada con i genitori, in una palazzina diversa da quella dove si è consumato l'omicidio: il 42enne sarebbe stato raggiunto alle spalle dai suoi assassini poco dopo aver abbandonato proprio il condominio del quartiere periferico della città.

Il sospetto interrogato in caserma dai carabinieri

Secondo quanto raccontato da alcuni testimoni sembra che ad aggredire Sebastiano e poi colpirlo siano stati due uomini arrivati su un furgone bianco: allo stesso modo si sarebbero allontanati subito dopo aver colpito alla gola con violenza la vittima. Due fendenti rivelatisi mortali: Sebastiano era un volto noto alle forze dell'ordine e in questo senso bisognerà capire se possa essersi trattato di un regolamento di conti.

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