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Milano, si masturba in piazza Gae Aulenti davanti ai bambini: polizia arresta pedofilo

Un uomo di 31 anni è stato arrestato e denunciato dalla polizia di Milano per essersi masturbato davanti ad alcuni bambini in piazza Gae Aulenti. Il vergognoso fatto è stato segnalato nel pomeriggio di ieri, domenica 16 agosto. Fermato e perquisito, nel cellulare dell’uomo sono state trovate diverse chat con minorenni.
A cura di Filippo M. Capra
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Scene vergognose in piazza Gae Aulenti a Milano dove un uomo di 31 anni è stato beccato a masturbarsi mentre fissava alcuni bambini di fronte ai quali si era appositamente messo.

Si masturbava davanti ai bambini, arrestato

Il mostruoso gesto si è registrato nel pomeriggio di ieri, domenica 16 agosto, poco prima delle 18. L'uomo, subito fermato e arrestato dalla polizia di Stato, è risultato essere un pregiudicato per pedopornografia e atti sessuali con minorenni. Il 31enne è stato notato masturbarsi davanti agli infanti da un passante che ha successivamente allertato gli agenti di polizia presenti in zona. Così, una volante si è messa sulle sue tracce fermandolo poco dopo e mettendogli le manette ai polsi. Perquisito, il 31enne aveva nel suo cellulare alcune chat con minorenni, motivo per cui è stato denunciato per adescamento di minori, oltre che per atti osceni in luogo pubblico.

Uomo abusa di due ragazzine, allontanato dalla famiglia

Lo scorso giugno era stata diffusa la notizia secondo cui un uomo di 54 anni, Y.Y.M., si sarebbe reso responsabile di aver costretto due ragazzine a subire violenze e abusi sessuali per anni. Per questo motivo l'uomo, di origini peruviane, era stato allontanato dalla famiglia. Secondo quanto ricostruito dalle forze dell'ordine che hanno condotto indagini approfondite sulla vicenda, l'uomo avrebbe abusato delle due giovanissime ragazzine che appartenevano al suo stesso nucleo famigliare: nello specifico le violenze sarebbero andate avanti per cinque anni almeno, tra il 2013 e il 2018, e sarebbero iniziate quando le due erano piuttosto piccole. A dare il via all'indagine gli agenti della questura di Monza dopo aver ricevuto una segnalazione da parte dei Servizi Sociali del comune di Monza che aveva raccolto la testimonianza di una persona vicina alle vittime.

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