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Milano, mancano cinquemila sacche di sangue causa Covid: l’appello dell’Avis ai donatori

“Nel 2020 perderemo circa cinquemila unità di sangue rispetto all’anno precedente che corrispondono a 15mila unità di emocomponenti che sono un numero significativo per gli interventi chirurgici e le necessità di cura quando occorre la trasfusione”. Così il numero uno di Avis Milano, Sergio Casartelli, lanciando l’allarme sulla scarsa quantità di sacche.
A cura di Filippo M. Capra
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L'Avis Milano ha lanciato l'allarme: a conclusione del 2020 mancheranno cinquemila sacche di sangue per interventi chirurgici e trasfusioni. Il motivo è riconducibile all'emergenza da Covid-19 che "ci ha penalizzato molto, noi a Milano in particolare", spiega Sergio Casartelli, direttore dell'Avis milanese.

Avis Milano: Mancano cinquemila unità di sangue, pensiamo a campagna donazioni aziende

Il numero uno dell'Associazione Volontari Italiani del Sangue di Milano ha poi aggiunto che "nel 2020 perderemo circa cinquemila unità di sangue rispetto all'anno precedente". Tali sacche corrispondono a "15mila unità di emocomponenti che sono un numero significativo per gli interventi chirurgici e le necessità di cura quando occorre la trasfusione", ha continuato Casartelli. Il numero uno di Avis Milano ha quindi aggiunto che si dovrebbe "pensare a delle campagne di donazioni all’interno delle aziende". Uno dei motivi principali per la mancanza di sangue è stato il lockdown.

Situazione critica dal lockdown in poi: unità mobili ferme

Come spiegato da Casartelli, infatti, con "la chiusura delle scuole e delle aziende", l'Avis è stata costretta a fermare "le unità mobili per tutta la settimana, ad eccezione del week end". La situazione però non si è sbrogliata nemmeno con il progressivo ritorno alla vita della città poiché ancora oggi le unità mobili risulterebbero ferme. Durante il fine settimana, ha concluso poi Casartelli, "andiamo in qualche comune limitrofo (a Milano, ndr) a fare le donazioni". Ricordiamo che tutti i donatori di sangue vengono sottoposti a rigorosi accertamenti, tra esami del sangue e valutazioni generali dello stato fisico e di altri dettagli (quali la presenza di tatuaggio, il rapporto altezza/peso, etc). Tra i controlli ematici, da quest'anno, anche il test sierologico per scoprire l'eventuale presenza degli anticorpi al Covid-19.

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