Milano, finge di essere armato e rapina una farmacia: arrestato 23enne, caccia al complice

Ha finto di essere armato e, minacciando alcune dipendenti di una farmacia, le ha rapinate dei telefoni cellulari e si è allontanato con il contenuto della cassa. La fuga di un rapinatore 23enne è durata però pochi minuti: i carabinieri della compagnia di Milano Porta Monforte lo hanno arrestato nel pomeriggio dello scorso 9 dicembre, poco dopo il colpo in una farmacia in via Marochetti. Il giovane, un cittadino marocchino irregolare e con precedenti per reati contro il patrimonio, era entrato nella farmacia col volto travisato da mascherina e cappuccio. Fingendo di avere in tasca una pistola, aveva minacciato le dipendenti e si era fatto dare i cellulari delle due. Poi si era recato alle casse, da dove aveva prelevato circa 200 euro. Al colpo aveva partecipato anche un altro giovane, sempre nordafricano: dopo la rapina i due si erano allontanati a bordo di due biciclette verso via Cassinis.
Uno dei due rapinatori arrestato dopo pochi minuti
I carabinieri sono stati allertati dalle farmaciste, che hanno fornito una descrizione particolareggiata dei due rapinatori, ripresi anche dalle telecamere di sicurezza all'interno della farmacia. I carabinieri hanno individuato un ragazzo che corrispondeva a uno dei sospettati vicino alla stazione ferroviaria di Milano Rogoredo: lo hanno fermato mentre cercava di allontanarsi con fare circospetto a bordo di una bici e lo hanno perquisito. Addosso gli hanno trovato 125 euro in contanti e un telefono cellulare. A quel punto, i militari dell'Arma si sono messi in contatto con le farmaciste rapinate e hanno chiesto loro di far squillare i propri cellulari: a suonare si è messo proprio il telefono trovato in possesso del 23enne, che a quale punto è stato arrestato per rapina aggravata in concorso. Il ragazzo è stato portato in carcere a San Vittore: l'arresto è stato convalidato e il giudice ha confermato la custodia cautelare in carcere, dove resta a disposizione dell'autorità giudiziaria. I cellulari sono stati restituiti alle legittime proprietarie. Proseguono intanto le indagini dei carabinieri per rintracciare il complice del 23enne.