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Milano, clochard trovato morto in piazzale Lotto: il decesso qualche ora prima l’arrivo dei soccorsi

Nel pomeriggio di oggi martedì 29 giugno il corpo senza vita di un uomo è stato trovato in piazzale Lotto, angolo via Vigliani, a Milano. Dalle prime informazioni si tratterebbe di un senza fissa dimora. Inutili i soccorsi: l’uomo era già morto qualche ora prima dell’arrivo dei medici e paramedici.
A cura di Giorgia Venturini
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Tragica scoperta nel pomeriggio di oggi martedì 29 giugno. Il corpo senza vita di un uomo è stato trovato verso le 15 in piazzale Lotto, angolo con via Vigliani, a Milano. Ancora da chiarire quanto successo ma dalle prime informazioni si tratterebbe di un senza fissa dimora che è rimasto vittima di un malore.

Inutili i tentativi di salvargli la vita: sul posto sono intervenuti paramedici e medici di ambulanza e automedica. Non hanno potuto far altro che accertare il decesso: la morte infatti risalirebbe a qualche ore prima del ritrovamento del cadavere. Ora la polizia di Stato è al lavoro per cercare di risalire all'identità dell'uomo: quando è stato trovato non aveva con se i documenti. I medici sono riusciti a risalire al fatto che ha circa 60 anni e ha origini asiatiche. E ancora: sul corpo non sono stati emersi segno evidenti di violenza. Per questo l'ipotesi più probabile è che l'uomo sia morto a seguito di un malore. Tutti i rilievi del caso sono stati effettuati anche dalla scientifica che nelle prossime ore procederà con l'identificazione. A confermare con esattezza le cause della morte spetterà all'autopsia: la salma infatti in questo momento è a disposizione dell'autorità giudiziaria.

Lo scorso febbraio morto un altro senzatetto

Non è l'unico clochard morto negli ultimi mesi: per il freddo lo scorso novembre era morto il 75enne Umberto Quintino Diaco nei pressi della stazione di Porta Garibaldi a Milano. Dagli accertamenti successivi è emersa una storia incredibile: Umberto, che viveva da emarginato a Milano, non era affatto povero. Dalle indagini condotte in seguito alla sua morte è emerso che l'uomo, nato alle pendici della Sila, a Paludi, e fuggito da casa all'età di 17 anni, aveva accumulato sui suoi conti correnti bancari oltre 100mila euro. A lui erano inoltre intestati una casa in Calabria e due furgoni, con l'assicurazione in regola. E tra le sue disponibilità finanziarie poteva contare su una pensione tedesca da 750 euro al mese e su titoli azionari del valore di 19mila euro.

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