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Milano, chiudono i negozi Bio C’ Bon: un centinaio di dipendenti rimarrà senza lavoro

Anche a Milano chiudono i negozi Bio ‘c’ bon. Quasi un centinaio i lavoratori che saranno lasciati a casa, costretti a trascorre il Natale senza più un lavoro. Dal 19 dicembre infatti tutti i punti vendita della catena di prodotti bio francese siti nel capoluogo meneghino dovranno abbassare definitivamente le serrande.
A cura di Ilaria Quattrone
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Serrande abbassate per sempre per i negozi Bio C' Bon a Milano. Dal 19 dicembre tutti i punti vendita del marchio francese chiuderanno definitivamente lasciando a casa un centinaio di lavoratori. Una prospettiva drammatica, ma che era già nell'aria da diverso tempo: quest'anno infatti ben 17 esercizi commerciali erano stati costretti a dire addio al capoluogo meneghino. Tra questi quelli di via San Michele del Carso, via Belfiore e via De Amicis.

La catena in Francia è stata acquisita da Carrefour

Da alcuni mesi la catena di prodotti bio, fondata da Thierry Brissaud nel 2008, sta vivendo una profonda crisi in tutta Europa.  In Francia infatti 107 negozi sono stati acquisiti per 60 milioni di euro da Carrefour. Sorte diversa per Italia, Spagna e Belgio dove i punti vendita sono stati chiusi lasciando a casa centinaia di dipendenti: "Le problematiche – spiega a Fanpage.it Marco Scotti segretario UilTuCS – sono iniziate tra la fine della primavera e l'estate scorsa quando i lavoratori hanno lamentato dei ritardi nei pagamenti degli stipendi. A quel punto molti di loro si sono rivolti a noi e da allora abbiamo iniziato a incontrare i vertici dell'azienda. La società ci aveva però assicurato che l'attività sarebbe proseguita e che era in trattativa con un altro colosso alimentare". Per molti dipendenti purtroppo non si profila un possibile reimpiego, ma solo la disoccupazione.

La crisi economica colpisce anche i negozi di nicchia

Il mercato dei prodotti biologici sta subendo un cambiamento importante: da un lato c'è la concorrenza che arriva dai supermercati classici, dove gli alimenti vengono venduti a un prezzo inferiore, e che costringe molti negozi di nicchia a chiudere. Dall'altro lato il periodo di emergenza Coronavirus ha portato molte famiglie a rivedere i loro acquisti considerato che la merce biologica ha un prezzo superiore di quelli venduti nei classici supermercati.

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