Milano, bimba di 10 anni operata al cervello con speciali visori 3D: l’intervento al Niguarda

Speciali occhiali per la visione 3D al posto del microscopio. L'ospedale Niguarda di Milano si è servito di una nuova tecnologia per eseguire un'operazione su una bambina di 10 anni che necessitava di una correzione per una malformazione artero venosa. Dalla struttura sanitaria rivelano tutti i dettagli: il cuore del sistema sarebbe una telecamera ad altissima definizione che trasmette immagini in real-time su schermi di grandi dimensioni. Servendosi di questi visori, i neurochirurghi operano in piedi guardando lo schermo davanti a loro senza bisogno di essere chinati sui binoculari del microscopio. "L’ingrandimento – spiega il direttore della Neurochirugia e primo specialista ad aver testato il sistema in Italia – e la nitidezza dei dettagli è un plus importante per tutte le operazioni di microchirurgia come nei casi di malformazioni-artetovenose, aneurismi e tumori cerebrali". E poi aggiunge: "La migliore sensibilità del sensore dell’esoscopio alla luce consente di raggiungere lesioni profonde mantenendo una straordinaria luminosità e definizione, con accessi ridotti permettendo una minor invasività e favorendo i tempi di recupero con procedure a minor impatto".

I vantaggi dei visori 3D
E il punto forza di questa tecnologia è la visione tridimensionale che si ottiene guardando gli schermi con i particolari visori: solo così "la profondità di campo può essere ricalibrato a seconda delle necessità molto più liberamente rispetto alla visione con il microscopio che consente di tenere a fuoco solo pochi piani per volta". E ancora: altro vantaggio per i medici è quello di utilizzare più schermi contemporaneamente senza perdere qualità di immagine: questo facilita il lavoro di équipe e il tutoraggio per l'apprendimento nell'utilizzo del sistema anche con sessioni registrate.

L'intervento è riuscito perfettamente
Merito anche di questa tecnologia innovativa l'intervento è riuscito anche "se è stato molto lungo, 10 ore di durata, e molto delicato. La malformazione, infatti, interessa un’area molto vicina alle aree motorie cerebrali e si presentava come una lesione ad alto rischio di rottura. L’utilizzo dello strumento abbinato ad un accesso controlaterale ci ha permesso di passare attraverso i due emisferi cerebrali con un approccio sicuro". Così la famiglia della piccola paziente si è rivolta a Niguarda a causa di una cefalea persistentee e invalidante. Il team della Neuroradiologia, diretto da Edoardo Boccardi, grazie ad una procedura di embolizzazione, prima dell’intervento, e la particolare tecnica innovativa ha permesso il successo della procedura neurochirurgica.
