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Milano, 2.500 case destinate a famiglie in difficolta. Maran: “Buon risultato ma serve meno burocrazia”

Come approvato dal Consiglio comunale nella seduta di lunedì 31 gennaio 2022, l’Amministrazione milanese mette a disposizione 2.500 appartamenti assegnabili a famiglie. Di questi, 1.350 sono gestiti da Aler mentre 1.150 da MM.
A cura di Filippo M. Capra
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Come approvato dal Consiglio comunale nella seduta di lunedì 31 gennaio 2022, l'Amministrazione milanese mette a disposizione 2.500 appartamenti assegnabili a famiglie. Di questi, 1.350 sono gestiti da Aler mentre 1.150 da MM. Una volta approvato il Piano annuale dell'offerta dei servizi abitativi e sociali per l'anno 2022, verranno destinate 2.200 case popolari, 1.250 di Aler e 950 di MM, a nuovi inquilini tramite bando pubblico e graduatoria. Gli altri 300 alloggi invece saranno destinati Servizi Abitativi Transitori per situazioni di gravissima emergenza abitativa. Ne dà comunicazione il Comune di Milano.

Maran: Bene il Piano, ma serve meno burocrazia

Soddisfatto l'assessore alla Casa Pierfrancesco Maran che su Facebook ha scritto: "Due belle notizie di ieri: la prima è che stato approvato il Piano Casa (28 a favore, 1 contrario e 13 astenuti) che consente di avviare i bandi che prevedono l’assegnazione di 2500 appartamenti gestiti da Aler ed MM, 300 di essi saranno per alloggi temporanei, quindi particolarmente utili per situazioni contingenti come l’incremento di sfratti che ci sarà dopo due anni di blocco. La seconda bella notizia è che è stata una discussione politica di qualità, cosa di cui ringrazio i consiglieri di maggioranza e di opposizione e che purtroppo è sempre più spesso merce rara.In questo clima il Consiglio ha potuto migliorare la delibera con delle proposte importanti. In particolare il Comune si è impegnato, fatte salve le disponibilità di bilancio, ad incrementare la quota di appartamenti per famiglie indigenti fino al 40% delle assegnazioni". Maran ha spiegato che ciò "significa che per chi ha meno di 3mila euro di reddito ISEE i primi 3 anni affitto e spese sono a carico del sistema. È stato previsto inoltre un punteggio aggiuntivo a favore di chi è ospitato, per problemi sociali, in strutture di ospitalità pubblica. Questo garantisce un percorso di reinserimento e libera anche questi alloggi verso chi ne avrà bisogno".

L'assessore ha però sottolineato che "assegnare case è una delle procedure più assurde che abbia visto coi miei occhi. Quest’anno sono ben 2500 fondamentalmente perché l’anno scorso né Aler né MM son riusciti ad assegnare parte del previsto, con questo trend l’anno prossimo saranno tranquillamente oltre 3mila. Vorrei far di più ma tutta la procedura è impostata dalla Regione Lombardia, non ne faccio polemica politica ma è oggettivo che non funziona se poi Aler, che è di proprietà della Regione, riesce ad assegnare solo il 60 per cento delle case che mette a gara. Prima di destra e sinistra – ha concluso – dovrebbe esserci lottare contro burocrazia e procedure così soffocanti che non permettono nemmeno di impostare obiettivi".

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