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Marito della babysitter accusato di abusi sessuali su due bambini: condannato a 21 anni

Un 67enne è stato condannato a 21 anni e 4 mesi in primo grado per violenza sessuale su minori. L’uomo avrebbe abusato di due bambini a cui la moglie faceva da babysitter.
A cura di Enrico Spaccini
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(immagine di repertorio)
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Un 67enne è stato condannato in primo grado dalla Corte d'Assise di Bergamo a 21 anni 4 e mesi di reclusione per abusi sessuali su due minorenni. L'uomo era il compagno della babysitter a cui le due famiglie nel 2012 avevano lasciato i rispettivi figli, un maschio che aveva 6 anni e una femmina che non ne aveva compiuti ancora 5. L'imputato ha sempre negato le accuse che sono state mosse nei suoi confronti, mentre il pm Guido Schinnà aveva chiesto una condanna a 15 anni di carcere.

Stando a quanto ricostruito nel corso del processo, la prima denuncia risale a luglio del 2022 ed era stata presentata dai genitori del bambino. La seconda è arrivata a settembre dello stesso anno, depositata dalla famiglia della bambina. Secondo l'accusa, si tratterebbero di "due storie emerse nello stesso periodo ma avvenute in due momenti diversi e in contesti separati, con due nuclei familiari che non si conoscevano". Per questo motivo, ha ribadito nel corso delle udienze il pm, "non si può dubitare della gestualità della bambina che evidenzia un'esperienza. Se lo fa è perché l'ha vissuto".

Come riportato dal Corriere della Sera, i fatti contestati risalgono al 2012 quando il compagno della babysitter la affiancava durante il lavoro. La famiglia del bambino, rappresentata dall'avvocato Luca Bosisio, ha spiegato come nell'aprile del 2022 l'ormai ragazzo aveva manifestato "malesseri fisici". I vari esami a cui era stato sottoposto non avrebbero evidenziato alcuna patologia, per questo per l'accusa si sarebbe trattato di una somatizzazione per "quello che gli era successo".

L'avvocato Stefano Paganelli, che difende il 67enne, ha sostenuto che le due famiglie si conoscessero e ha sollevato perplessità circa le testimonianze delle due presunte vittime. Per la difesa, la bambina in un primo momento non avrebbe parlato di "parti intime". I presunti toccamenti sarebbero emersi "sorprendentemente tre mesi dopo la denuncia dei genitori del ragazzo, con un'integrazione" e il racconto del ragazzo non sarebbe attendibile, poiché i disturbi sarebbero apparsi a 10 anni di distanza e senza che nessuno se ne accorgesse prima. Sentiti come testimoni, la moglie e le due figlie dell'imputato si sono avvalse della facoltà di non rispondere.

Al termine del processo, il pm ha chiesto una condanna a 15 anni di reclusione per il 67enne. Oggi, lunedì 19 maggio, la Corte d'Assise presieduta da Patrizia Ingrascì lo ha condannato in primo grado a 21 anni e 4 mesi per abusi sessuali: 9 per quelli sul maschio, 12 e 4 mesi per quelli della femmina. A pena estinta, ci saranno altri 3 anni di liberà vigilata.

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