Maestro di tennis salva minorenne da un’aggressione, ma viene preso a pugni: “Mi sono salvato grazie alla racchetta”

Tra un femminicidio e l'altro, ci sono anche storie che sarebbero potute finire in tragedia, ma hanno avuto un epilogo diverso. A Pioltello (Milano) Enrico Dell'Orto, maestro di tennis, se l'è cavata solo con un labbro spaccato dopo aver interrotto un'aggressione nei confronti di una ragazza minorenne. Probabilmente è stato il fidanzato di quest'ultima a commettere la violenza. "Poteva andare molto peggio – confessa Dell'Orto a Fanpage.it -. La ragazza sta bene. Per fortuna avevo in mano la racchetta da usare come arma difensiva, altrimenti l'uomo avrebbe potuto fare molto più male anche a me".
La dinamica dell'aggressione
Intorno alle 16 di mercoledì 15 ottobre Dell'Orto stava per entrare nel campo di tennis per una lezione, quando ha sentito delle urla provenire dalla strada. È uscito per verificare cosa succedesse: un ragazzo di circa vent'anni stava aggredendo una minorenne sbattendola violentemente contro un'auto. Davanti a delle mamme, in attesa che i loro figli uscissero dalla scuola elementare e media che si trova a due passi dal punto in cui si è verificata la violenza. Dell'Orto non ci ha pensato un attimo, si avvicinato all'aggressore per farlo smettere e si è preso un gancio in viso. "Era un colpo – racconta il maestro di tennis – dato da uno che sapeva tirare i pugni. Non sarei stupito se venisse fuori che questo ragazzo pratica boxe. Io non saprei tirarlo in quel modo". Il ventenne è fuggito facendo perdere le sue tracce, mentre Dell'Orto è finito in ospedale, dove gli hanno comunicato che non si trattava di un taglio, ma di un'asportazione. Un pezzo di labbro non c'era più.
I rapporti tra vittima e aggressore
Pioltello è un luogo molto difficile, con una forte presenza di microcriminalità. Però Dell'Orto, che gestisce il circolo tennis di Via Leoncavallo dal 2021, non aveva mai assistito a episodi così gravi negli ultimi quattro anni. I Carabinieri stanno indagando e dovrebbero aver ottenuto dalla ragazza il numero di cellulare dell'aggressore: "La cosa più agghiacciante è che pare che i due fossero fidanzati", conclude il maestro di tennis.