L’ultima notte e l’overdose: a processo il pizzaiolo che ha abbandonato in un bosco il corpo di Karine Cogliati

Si sarebbe sbarazzato del corpo di Karine Cogliati abbandonandolo in un bosco della Brianza, dopo aver consumato cocaina con lei. Per questo Giuseppe Bernardini, 45 anni, titolare (incensurato) di una pizzeria di Carate Brianza (Monza) andrà ora a processo con le accuse di spaccio di droga, morte in conseguenza di altro reato e occultamento di cadavere della 26enne di Biassono, trovata senza vita lo scorso 16 febbraio con mani e piedi legati da una felpa.
Proprio con lui infatti, secondo quanto ricostruito dalle indagini dei carabinieri, la ragazza aveva trascorso la sua ultima notte, tra il 14 e il 15 febbraio scorso. Il ristoratore, che oltre alla pizzeria d'asporto gestiva un giro di spaccio con un gruppo di tossicodipendenti della zona (spesso assunti come pony express per la consegna delle pizze), conosceva bene Karine Cogliati. Con lei, dopo la chiusura del locale, si sarebbe infatti recato in un motel di Lissone per consumare alcol e cocaina; poi il malore fatale della donna, stroncata da un'overdose in piena notte.
Qui il 45enne di Carate avrebbe trascorso ore e ore con il corpo senza vita della giovane, forse in cerca di una soluzione per eliminare il cadavere. Fino al momento in cui, all'alba del 15 febbraio, ha deciso di legare il corpo della giovane con una felpa e scaricarlo in un bosco nei pressi del fiume Lambro, per poi mettersi al volante fino a raggiungere la Slovenia. Appena rientrato oltre confine, però, i Carabinieri lo avevano localizzato e bloccato a Trieste.
L'uomo, dallo scorso maggio, si trova agli arresti domiciliari. Ha scelto la formula del rito abbreviato, che concede per legge lo sconto di un terzo della pena dopo la richiesta di giudizio immediato formulata nei suoi confronti dal pubblico ministero monzese Flaminio Forieri, titolare dell’indagine nei confronti del pizzaiolo. Dovrà presentarsi a gennaio davanti alla giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Monza.