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Umberto e Greta, travolti e uccisi da un motoscafo sul lago di Garda

L’omicidio nautico diventa legge nel nome di Greta e Umberto, i fidanzati uccisi sul lago di Garda

Diventa legge oggi il provvedimento che introduce il reato di omicidio nautico: da questo momento, chi uccide o provoca lesioni ad altri violando le disposizioni della navigazione riceverà un trattamento equiparato a chi si macchia del reato di omicidio stradale. Alla Camera anche la famiglia di Umberto Garzarella.
A cura di Francesca Del Boca
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Diventa legge oggi il provvedimento che introduce il reato di omicidio nautico all'interno del nostro codice penale. La Camera dei deputati approva infatti in via definitiva il disegno di legge voluto dal senatore Alberto Balboni (FdI), presidente della prima Commissione affari costituzionali a Palazzo Madama, e dedicato a Umberto Garzarella e Greta Nedrotti, travolti e uccisi da un motoscafo sul lago di Garda nel giugno del 2021.

"Due ragazzi, vittime di una tragedia immensa", le parole del senatore. A Montecitorio hanno assistito con grande emozione anche i parenti di Umberto: la mamma Camilla, la sorella Elena e il cognato Marco.

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L'omicidio nautico diventa legge

Un lungo iter, che ha raccolto ben 130mila firme, volto a sanare un vuoto normativo. "E far sì che tragedie come quella di Umberto e Greta non si ripetano", sono state le parole di Mariastella Gelmini, senatrice bresciana di Azione e presidente della Comunità del Garda. La Camera dei deputati ha così approvato il disegno di legge con 268 si, 2 astenuti e un solo no. Adesso, chi uccide o provoca lesioni ad altri violando le disposizioni della navigazione, riceverà un trattamento equiparato a chi si macchia del reato di omicidio stradale. 

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La tragedia di Umberto e Greta, travolti e ucciso dal motoscafo sul lago di Garda

Giugno 2021, lago di Garda. All'altezza di Salò, Umberto e Greta vengono speronati da un motoscafo lanciato a grande velocità: lui muore sul colpo, lei annega tra le acque del Benaco. A bordo del mezzo, che non si ferma a prestare soccorsoci sono due turisti tedeschi, ubriachi. Vengono condannati in primo grado dal Tribunale di Brescia: il primo, proprietario del motoscafo che ha travolto la giovane coppia, a due anni e sei mesi; il secondo, cioè chi era alla guida quella sera, a quattro anni e sei mesi. Pene che, con il neo introdotto reato di omicidio nautico, sarebbero state certamente più severe.

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