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Lombardia, un milione di vaccini in meno per persone a rischio: “Se copriamo il 60% è un successo”

“Quest’anno vaccinare il 60 per cento della popolazione a rischio sarebbe già un successo”. Lo ha detto il direttore generale Welfare, Marco Trivelli, rispondendo a Fanpage.it in occasione della presentazione della campagna vaccinale antinfluenzale in Lombardia. La Regione ha ordinato quindi un milione di dosi in meno rispetto al fabbisogno generale, ritenendo impossibile raggiungere tutti. I lombardi a rischio (anziani, operatori sanitari, bambini) sono 3 milioni e 874 mila persone. Le dosi acquistate da Regione Lombardia sono 2 milioni 884mila, che arriveranno a scaglioni dalla metà di ottobre. Una scelta in netto contrasto con le raccomandazioni degli esperti, che da tempo suggeriscono di immunizzare il più possibile.
A cura di Simone Gorla
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La Lombardia ha ordinato un milione di vaccini antinfluenzali in meno rispetto alla fascia di popolazione ritenuta a rischio, stando ai dati forniti dalla stessa amministrazione regionale. Lo ha spiegato il direttore generale Welfare, Marco Trivelli, presentando la campagna vaccinale di quest'anno. Per comprendere cosa sia successo, basta guardare ai numeri sciorinati dal numero uno della sanità lombarda, che ha comunicato i dati al posto dell'assessore Giulio Gallera, assente per una riunione urgente.

Caos vaccini, in Lombardia servirebbero per 3 milioni e 800mila persone ma non bastano

La popolazione lombarda giudicata a rischio e per cui è raccomandata dalle autorità sanitarie la copertura vaccinale è pari a 3 milioni e 874 mila persone. Di queste, gli anziani con più di 65 anni sono 2 milioni e 302 mila, mentre 400mila sono i soggetti fragili e gli operatori sanitari. Dal 2020 a causa dell'emergenza Covid-19 la platea che è necessario immunizzare è stata estesa anche alle persone tra i 60 e i 64 anni e ai bambini da 2 mesi a 6 anni. In tutto si arriva quindi a 3.874.744 soggetti da vaccinare.

La Regione ha comprato 2 milioni e 884mila dosi

Le dosi acquistate da Regione Lombardia sono 2 milioni 884mila, che arriveranno a scaglioni dalla metà di ottobre. Il conto è presto fatto: un milione di vaccini in meno rispetto alla popolazione a rischio. Non a caso, l'amministrazione attraverso la centrale acquisti aria si è affrettata a reperire le ultime 500mila dosi negli ultimi giorni a prezzo quintuplicato.

Trivelli (dg Welfare): Se superiamo il 60 per cento è già qualcosa di notevole

Per Trivelli però le dosi basteranno, anzi, prevede che ci sarà un'eccedenza. Come è possibile? Regione Lombardia calcola che non sarà possibile vaccinare tutte le persone che sarebbe bene immunizzare. Quindi il calcolo del fabbisogno è stato rimodulato sul target ritenuto credibile: il 75 per cento degli over 65, l'80 per cento dei soggetti a rischio, solo il 50 per cento tra i 60 e i 64 anni e il 75 per cento dei bambini. "L'anno scorso la copertura dei vaccini antinfluenzali si è fermata a meno del 50 per cento del target – ha ricordato Trivelli rispondendo a Fanpage.it – quest'anno superare il 60 per cento della fascia a rischio sarebbe già qualcosa di notevole, un successo" perché "sarà difficile convincere tutti ad aderire, raggiungere anziani e soggetti fragili".

In questo modo, ricalcolando il target in base alle previsioni "realistiche" di copertura, la Regione spiega che servono "solo" 2 milioni e 768mila vaccini.

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Ci si trova così di fronte a due messaggi contraddittori. Da una parte tutte le autorità insistono sull'importanza della vaccinazione, almeno per le persone a rischio. Lo ha ribadito nella stessa occasione anche Fabrizio Pregliasco, Direttore Sanitario dell'IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano. "È importante vaccinarsi, ed è importante che sia fatto entro il mese di dicembre", ha spiegato. Dall'altro lato c'è la fornitura che non basterebbe comunque per tutta la popolazione che ne ha bisogno, perché si dà per scontato che non sarà possibile raggiungere tutti.

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