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Lombardia, i tamponi rapidi finalmente in farmacia: disponibili dai primi di gennaio

Dopo molti ritardi, i tamponi rapidi arrivano finalmente nelle farmacie della Lombardia. Il 14 dicembre Regione ha fornito le indicazioni necessarie per eseguirli, ma adesso insieme ai farmacisti saranno studiati nuovi protocolli. L’intervista alla presidente di Federfarma Milano, Annarosa Racca: “I test partiranno a gennaio e saranno a pagamento – dice a Fanpage.it – Adesso studiamo con Regione un modo per farli in sicurezza”.
A cura di Ilaria Quattrone
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Immagine di repertorio
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Presto i tamponi rapidi arriveranno anche nelle farmacie lombarde. Il 14 dicembre la Regione ha diffuso le prime indicazioni sull'esecuzione dei test rapidi per individuare il Coronavirus, il cui esito arriva dopo quindici minuti. I test rapidi, nonostante la loro fallibilità che richiede in caso di positività una conferma con tampone molecolare, potrebbero alleggerire di molto il carico di lavoro delle Agenzie di tutela della salute e del sistema sanitario. Adesso, come spiegato a Fanpage.it dalla presidente di Federfarma Milano Annarosa Racca, i farmacisti insieme alla Regione studieranno delle procedure adeguate che possano così consentire ai farmacisti di eseguirli in totale sicurezza.

Dottoressa, le farmacie sono quindi disponibili a eseguire i test rapidi?

È una scelta libera e di ogni singola farmacia. Non c'è una obbligatorietà. Noi ci siamo messi a disposizione della Regione. Adesso però bisogna studiare un percorso che consenta di eseguirli in totale sicurezza.

Cosa dovranno fare quindi le farmacie?

Stiamo studiando con la Regione delle procedure particolari da adottare. Non tutte le farmacie del territorio hanno infatti delle strutture adeguate. Bisogna assicurare che non vi siano contatti tra chi deve eseguire i test e gli altri clienti e, in caso di positività dopo averlo comunicato ad Ats, sarà necessario capire dove isolare il paziente e dove fargli eseguire il tampone molecolare.

Chi non ha gli spazi adeguati non potrà aderire? 

No, potrà aderire ma bisognerà creare degli stand o dei gazebo esterni alla farmacia dove potranno essere fatti lontani dai clienti.

Come potranno aderire le farmacie al progetto?

Le farmacie dovranno chiedere l'autorizzazione all'Agenzia di tutela della salute. Dopodiché Ats valuterà la richiesta e, in caso di esito positivo, darà il suo via libera. Ovviamente dovranno essere rispettate tutte le linee guida che stabiliremo con la Regione: sicurezza e sanificazione dei luoghi e soprattutto quale operatore sanitario sottoporrà i pazienti al tampone.

Non sarà quindi il farmacista a eseguirlo?

Non sempre e anche questo è un tema che affronteremo. Stiamo cercando di capire infatti se sarà previsto altro personale – come infermieri e medici – che verranno in farmacia per sottoporre le persone al tampone.

Da quando saranno disponibili e che costo avranno?

Sui costi stiamo ancora discutendo con la Regione perché il test sarà a pagamento e non gratuito. Per quanto riguarda i tempi, non dovrebbero essere lunghi. A giorni dovremmo raggiungere un accordo e dovrebbero essere disponibili già dai primi di gennaio.

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