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Lombardia Film Commission, il presunto prestanome Sostegni patteggia quattro anni e dieci mesi

Ha patteggiato 4 anni e 10 mesi Luca Sostegni, presunto prestanome del commercialista Michele Scillieri, arrestato a luglio nell’inchiesta milanese sul caso Lombardia Film Commission e su presunti fondi neri per la Lega. Condannato anche a una multa di mille euro, ha già versato 20 mila euro come risarcimento.
A cura di Chiara Ammendola
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Ha patteggiato una pena di quattro anni e dieci mesi carcere e concordato il pagamento di una multa di mille euro Luca Sostegni, il presunto prestanome del commercialista Michele Scillieri, arrestato lo scorso luglio nell'ambito dell'inchiesta della procura di Milano sulla Lombardia Film Commission, che si è poi allargata sulla creazione di presunti fondi neri per la Lega.

Era stato l'avvocato difensore di Sostegni, Giuseppe Alessandro Pennisi, a presentare l'istanza di patteggiamento lo scorso 4 dicembre che è stato ratificato dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Milano Raffaella Mascarino. Il 62enne ha versato anche 20mila euro come risarcimento. Lo scorso novembre Sostegni, presunto prestanome del commercialista Michele Scillieri nell'affare legato alla compravendita di un capannone a Cormano di proprietà della Lombardia Film Commission, fu scarcerato e posto agli arresti domiciliari, dopo essere stato arrestato con l'accusa di peculato, reati fiscali e tentata estorsione. Sostegni era in carcere dallo scorso 15 luglio, primo arrestato nell'ambito dell'indagine sulla Lfc che poi ha portato ai domiciliari anche lo stesso Scillieri e i contabili Andrea Manzoni e Alberto Di Rubba, oltre all’imprenditore Francesco Barachetti.

La compravendita dell'immobile di Cormano

La compravendita finita nel mirino degli inquirenti della Procura di Milano risale al 2017. All'epoca Di Rubba era presidente e Scillieri consulente di Lombardia Film Commission, l'ente per la promozione del cinema sul territorio lombardo. La direzione di Lfc decise di cambiare sede, comprando uno stabile a Cormano per 800mila euro. A incassare la somma è stata l'immobiliare Andromeda, amministrata da Fabio Barbarossa, cognato e cliente di Scillieri, che aveva comprato a sua volta lo stabile dalla Paloschi srl. Una società, ora cancellata, il cui liquidatore era Luca Sostegni.

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