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Licenziati a Natale da Maisons du Monde, gli assunti disposti a rinunciare ai soldi per i colleghi precari

A metà gennaio sarà smantellato il negozio di Maisons du Monde del centro commerciale Belpò di San Rocco al Porto (Lodi). In fase di trattativa, i dipendenti con contratto a tempo indeterminato si erano mostrati disposti a rinunciare a parte dei loro risarcimenti in favore dei colleghi precari.
A cura di Enrico Spaccini
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Il negozio di Maisons du Monde del centro commerciale Belpò di San Rocco al Porto (Lodi) sarà smantellato a partire da metà gennaio 2024. Lo ha deciso alcune settimane fa la multinazionale francese, specializzata nella vendita di articoli per la casa e oggettistica, definendo quell'attività "diseconomica". In questo modo undici dipendenti rimarranno senza lavoro. La trattativa tra lavoratori e azienda si è conclusa lo sorso 13 dicembre e nelle fasi precedenti, ha raccontato il sindacalista per Filcams Cgil Ivan Cattaneo, era emerso che chi aveva garanzie di risarcimento perché con contratto a tempo indeterminato "sarebbe stato disposto a rinunciare a qualcosa per aiutare tutti: volevano mettersi in gioco per chi non aveva garanzie e questo non capita quasi mai".

La chiusura dei negozi Maisons du Monde

Maisons du Monde aveva aperto il negozio nell’area esterna del centro commerciale Belpò poco prima dell'esplosione della pandemia di Covid-19. Nel corso di questo ultimo anno, la multinazionale francese ha deciso di chiudere quattro punti vendita: Sondrio, Novara, Ravenna e ora San Rocco al Porto. Undici persone, dato che una ha accettato il trasferimento a Milano, si sono ritrovate a pochi giorni da Natale senza un lavoro.

In un primo momento l'azienda aveva previsto come risarcimento otto mensilità per i dipendenti con un contratto a tempo indeterminato (sei) e nessuna per quelli a tempo determinato (cinque). È in questa fase che, come ha raccontato Cattaneo a Il Giorno, chi aveva ricevuto garanzie si era mostrato "disposto a rinunciare a qualcosa per aiutare tutti". La particolarità del caso, ha sottolineato il sindacalista, è che in questi casi "generalmente si cerca di salvarsi da soli".

L'esito della trattativa

Queste persone, però, per la maggioranza donne e delle quali due in maternità, si sono battute affinché tutti ricevessero risarcimenti da parte di un'azienda nella quale avevano riposto le loro speranze per il futuro ma che, invece, li ha lasciati senza un lavoro. Così, il 13 dicembre si è conclusa la trattativa con condizioni quasi insperate: i lavoratori stabili otterranno 11 mensilità (comprensive delle quote di 13esima, 14esima e trattamento di fine rapporto), gli altri piccoli risarcimenti.

La maggior parte di loro finiranno di lavorare il 31 dicembre, ma alcuni hanno ottenuto un mese di proroga così da aiutare a smantellare il negozio. "La grande distribuzione è in mano ai francesi", ha concluso Cattaneo, "si sentono forti e agiscono così". La chiusura, di fatti, era diventata ormai impossibile da scongiurare. Rimaneva solo il poter garantire aiuti e diritti ai lavoratori che hanno perso il proprio impiego: "Almeno abbiamo migliorato le condizioni".

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