Il video dell’agguato di Luigi Morcaldi all’ex moglie Luciana Ronchi, uccisa a coltellate a Milano

Una telecamera ha ripreso l’aggressione di Luigi Morcaldi nei confronti dell’ex moglie Luciana Ronchi, avvenuta il 22 ottobre. Nelle immagini si vede l’uomo scendere da uno scooter Beverly e uccidere a coltellate la donna.
A cura di Giulia Ghirardi
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Mancavano pochi minuti alle 10 quando nella giornata di ieri, il 22 ottobre, Luciana Ronchi è stata accoltellata a morte in via Giuseppina Grassini a Milano. Una telecamera ha ripreso l'aggressione. Nelle immagini si vede Luigi Morcaldi, ex marito della donna da cui si era separato da circa tre anni, scendere da uno scooter Beverly e accoltellare a morte Luciana Ronchi.

La dinamica del femminicidio

Come si può osservare nelle immagini delle telecamere di sorveglianza, Morcaldi prima sorprende l'ex moglie che torna a casa passeggiando per via Grassini, avvicinandosi a lei con un coltello in mano. La donna prova così a evitare l'ex marito, poi viene assaltata dall'uomo e buttata a terra tra le macchine parcheggiate: qui, secondo quanto emerso, la colpisce per 14 volte, prima di scappare in sella al suo motorino. A niente serve l'intervento di due operai che si avvicinano a Morcaldi: il 64enne riesce ad allontanarsi, mentre Luciana Ronchi stramazza al suolo, in fin di vita, dopo un tentativo di alzarsi dall'asfalto.

Luigi Morcaldi rintracciato al Parco Nord

La polizia è riuscita a rintracciare Morcaldi qualche ora più tardi mentre si trovava al Parco Nord grazie al segnale del cellulare che l'uomo ha riacceso qualche ora dopo l'aggressione. Il coltello che avrebbe usato per ferire a morte Ronchi è poi stato trovato in un cestino della spazzatura nel parco.

Nel mentre, la donna è stata portata d'urgenza al trauma center dell'ospedale Niguarda con diverse lesioni da taglio al collo, al torace e all'addome. Dopo essere stata sottoposta a intervento chirurgico, però, i medici sono stati costretti a dichiarare il decesso della 62enne.

La confessione del femminicidio

Oggi è arrivata la confessione del femminicidio. Durante l'interrogatorio davanti agli inquirenti e agli investigatori, Morcaldi, ora in carcere con l'accusa di omicidio aggravato, ha infatti confessato di aver cercato di "spaventare con violenza" l'ex moglie, ma quando l'ha colpita si sarebbe accanito a tal punto da non riuscire a fermarsi: "È stato di impeto, ho perso la cognizione della mia forza. Quando l'ho vista, mi è venuta una rabbia, un odio, mi è salito tutto il male che mi hanno fatto. Ho pensato tanto al male che mi hanno fatto in questi anni".

In più, nell'auto dell'uomo è stata rinvenuta una lettera intitolata "La torta avvelenata". Secondo i primi accertamenti, la missiva sarebbe stata indirizzata alla donna e al figlio, ai quali si sarebbe rivolto riversando su di loro "la sua rabbia e frustrazione".

Il corteo per Luciana Ronchi a Bruzzano

Diverse centinaia di persone hanno partecipato questa sera, giovedì 23 ottobre, a un corteo silenzioso per le vie di Bruzzano, quartiere a nord di Milano, in memoria di Luciana Ronchi. In apertura del corteo, lo striscione "Con Luciana nel cuore" portato dai rappresentanti della cooperativa Abitare. Tra i presenti anche il sindaco Giuseppe Sala. La manifestazione è partita proprio da via Grassini, dove la donna viveva e dove ieri mattina è stata aggredita a morte.

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