Le frasi shock della consigliera comunale: “Il Pride è un ritrovo di disadattati e schizoidi”

"Chiunque abbia un po' di sale in zucca, sa benissimo che questi sono ritrovi di disadattati, soggetti schizoidi, in piena crisi dissociativa": questa è solo una delle frasi scioccanti pronunciate dalla consigliera comunale di Forza Italia di Cesano Boscone, Antonia Parisotto, relativamente al Pride che si svolge annualmente nel mese di giugno in diverse città. Sabato scorso la manifestazione si è svolta a Milano e ha visto la partecipazione di migliaia di cittadini. "Questi spettacolini – continua Parisotto riferendosi proprio al Pride di Milano – se non avessero l'aiuto dei grossi e forti poteri occidentali, resterebbero fenomeni risibili di cui non ci sarebbe neanche da discutere".
I Sentinelli: Chiediamo dimissioni della consigliera
Le sue frasi sconcertati, nelle ultime ore, stanno facendo il giro dei social. Tra coloro che chiedono le dimissioni della consigliera troviamo I Sentinelli di Milano: "La politica che si abbassa a un linguaggio del genere non è una cosa tollerabile. La mancanza di rispetto per le migliaia di donne, uomini e persone trans che partecipano ai Pride neanche. E poi – scrivono ancora sul suo profilo Facebook – ci vengono a dire che il Ddl Zan andrebbe stralciato perché è una «legge bavaglio» sulla libertà di pensiero".
La consigliera ha poi detto la sua sul ddl Zan, necessario per combattere l'omotransofobia, sostenendo che nel comune di Cesano Boscone "dati alla mano, i casi di violenza e discriminazione siano veramente molto pochi. Ventisei casi in cinque anni". Il disegno invece serve a tutelare tutte le persone soggette continuamente a discriminazioni e violenze. Basti pensare che a Milano il giorno prima del Pride un barista è stato sfregiato con un coccio di bottiglia, un ragazzino insultato e schiaffeggiato mentre raggiungeva la manifestazione e una coppia quella sera stessa è stata picchiata.
Il sindaco: Condanno parole di odio
Nel suo discorso ha poi recriminato il patrocinio del comune al Pride che si è svolto a Milano. Il culmine è stato toccato quando la consigliera ha iniziare a parlare di "preciso intento ideologico volto a far sì che la scientificità del dato per cui in natura, secondo processo binario, vi è maschio e femmina venga snaturato dalla realizzazione di un progetto che va contro l'umano". Sul caso si è espresso anche il sindaco Simone Negri che ha condannato "le parole di odio sentite rispetto a chi ha partecipato al Pride".