69 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Ultime notizie sull'omicidio di Laura Ziliani

“Le figlie di Laura Ziliani capaci di intendere e di volere quando l’hanno uccisa”: cosa rivela la perizia

La perizia psichiatrica disposta sulle figlie di Laura Ziliani e l’ex fidanzato della maggiore ha rivelato che i tre erano capaci di intendere e di volere al momento dell’omicidio dell’ex vigilessa di Temù (Brescia).
A cura di Ilaria Quattrone
69 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Nella giornata di oggi, lunedì 18 settembre, si è svolta una nuova udienza davanti alla Corte d'Assise di Brescia relativo all'omicidio di Laura Ziliani, l'ex vigilessa trovata morta a Temù nel 2021. Le figlie Paola e Silvia Zani e Mirto Milani – che all'epoca dei fatti aveva una relazione sentimentale con Silvia – sono accusati del delitto.

I tre sono stati sottoposti a una perizia psichiatrica, la quale ha rivelato che erano tutti capaci di intendere e volere. "Per tutti e tre non abbiamo a che fare con patologi di tipo psicotico", ha affermato lo psichiatra Giacomo Filippini davanti ai giudici.

L'omicidio di Laura Ziliani

Ziliani è stata stordita e soffocata l'8 maggio 2021. Il trio ne avrebbe nascosto il cadavere. Avrebbero poi architettato un piano per depistare le indagini: ne hanno prima denunciato la scomparsa e, durante le ricerche delle forze dell'ordine, hanno fatto trovare abiti e scarpe così da far credere che la donna fosse rimasta vittima di un incidente. Nonostante i tentativi, i carabinieri e la Procura hanno smascherato il trio.

La confessione del trio

Milani, inoltre, avrebbe confidato di aver commesso il delitto al compagno di cella ignaro del fatto che nella loro stanza c'erano alcune cimici. A quel punto, incastrato dalle intercettazioni, ha confessato tutto agli inquirenti. Le sorelle lo hanno seguito a ruota. Durante l'incontro con la pubblico ministero Caty Bressanelli, hanno però affermato di aver assassinato la madre perché convinti che lei volesse ucciderli.

Per lo psichiatra Filippini però "sussiste la concreta possibilità che si sia trattato di una sorta di linea difensiva preordinata concordata dai tre e sostanzialmente mantenuta ferma fino ad oggi. Escludo serenamente di escludere che si potesse trattare di convinzioni deliranti".

69 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views