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L’attore e conduttore tv Ciro Di Maio a processo per la droga dello stupro

Processo con rito immediato per l’attore e conduttore tv Ciro Di Maio, che era stato arrestato lo scorso 24 agosto per aver ordinato dall’Olanda un litro di “droga dello stupro”. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari di Milano, Sara Cipolla, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Lesti. Adesso Di Maio, che si trova ai domiciliari, potrà chiedere il rito abbreviato.
A cura di Francesco Loiacono
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Ciro Di Maio
Ciro Di Maio

L'attore e conduttore tv Ciro Di Maio andrà a processo per detenzione di droga ai fini di spaccio. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari di Milano, Sara Cipolla, disponendo per il 46enne il rito immediato, senza dunque passare per l'udienza preliminare: accolta la richiesta del pubblico ministero Leonardo Lesti. Di Maio, attore di fiction e conduttore di programmi di viaggi e avventura sul canale tv "Marcopolo", era stato arrestato in flagranza di reato lo scorso 24 agosto a Milano. La polizia aveva scoperto che il 46enne si era fatto spedire dall'Olanda un litro di Gbl, la cosiddetta "droga dello stupro".

Di Maio si è sempre difeso sostenendo di essere dipendente dalla droga

Di Maio si è sempre difeso sostenendo che la droga fosse per uso personale: ha spiegato di esserne dipendente e che sta seguendo un programma terapeutico che prevede di assumere dosi via via inferiori, per disintossicarsi. Dopo l'interrogatorio di garanzia il gip aveva convalidato l'arresto, ma aveva disposto per Di Maio i domiciliari, scarcerandolo dopo alcuni giorni passati nel carcere di San Vittore. A Fanpage.it il suo avvocato, Nadia Savoca, aveva confermato la versione del suo assistito fornendo dettagli sulla terapia che stava seguendo, che "prescrive l'assunzione di due millilitri ogni due ore e comunque fino a un massimo di cinque dosi giornaliere", e spiegando che Di Maio aveva acquistato un litro di sostanza perché non veniva venduta in quantità inferiori. Di Maio è già coinvolto in un altro procedimento giudiziario sempre per lo stesso motivo: nel dicembre del 2020 era stato arrestato ed era finito in carcere per un altro ordine di "droga dello stupro", in questo caso da quattro litri. Anche in quella circostanza il conduttore tv aveva poi ottenuto prima i domiciliari e poi l'obbligo di firma.

L'avvocato a Fanpage.it: "Abbiamo ancora qualche giorno per decidere cosa fare"

L'avvocato Nadia Savoca, contattata da Fanpage.it, ha spiegato che ancora non è stata presa nessuna decisione: "Abbiamo ancora alcuni giorni prima di decidere cosa fare. Dovrò parlarne con il mio assistito". Intanto l'attore continua a proseguire la terapia prevista per disintossicarsi. Dopo aver appreso la notizia del procedimento penale nei suoi confronti, l'attore si era detto "provato" da quanto accaduto. Sembrerebbe che al momento sia ancora così. Alla domanda su quali siano le sue condizioni, il legale risponde: "Come vuoi che stia, sta come sta una persona agli arresti domiciliari".

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