La storica Libreria dei Ragazzi a Milano chiude per il caro affitti dopo 53 anni: “Costi ormai insostenibili”

Un altro pezzo di città che abbassa per sempre la saracinesca. Stavolta tocca alla Libreria dei Ragazzi e delle Ragazze in via Alessandro Tadino a Milano, nel cuore della movida di Porta Venezia, che dopo oltre 50 anni di attività ha recentemente annunciato la chiusura definitiva. "Dal prossimo agosto la nostra sede in via Tadino 53 a Milano purtroppo chiuderà. È una decisione inevitabile, molto sofferta, dettata da costi ormai insostenibili per mantenere attiva questa sede", sono le parole dei gestori, affidate a una lunga lettera d'addio sui social.
La libreria, aperta nel 1972 grazie all'iniziativa di Gianna Vitali e Roberto Denti, è specializzata in narrativa per ragazzi e bambini, testi di scuola, fumetti e graphic novel, così come letture di gruppo, presentazioni, giochi, spettacoli ed eventi di ogni genere, tutti pensati per i più piccoli. Prima realtà del suo genere in Italia, e seconda in Europa, conta una seconda sede a Brescia. "Da quando è nata la libreria è diventata un punto di riferimento per generazioni di bambine, bambini, ragazzi, genitori, insegnanti, bibliotecari e lettrici e lettori appassionati. In questi anni abbiamo costruito relazioni vere, durature, profonde con piccoli e grandi, con intorno tutta la comunità del libro e della lettura", sempre i titolari, che hanno dato appuntamento per il prossimo 1 luglio a tutti i clienti, autori, amici e affezionati che vogliano dare l'ultimo saluto a una libreria indipendente che per tanti era ormai casa. E che oggi spegne per sempre le luci, schiacciata dal canone d'affitto stellare e i costi di gestione ordinaria (bollette, lavori di manutenzione) vertiginosamente aumentati dopo la pandemia. "Ci auguriamo che questa sia solo una pausa breve nella nostra attività e di tornare presto ad annunciare una riapertura. Con affetto e gratitudine".
Un altro segnale di quello che i responsabili di Cargo Milano, negozio di mobili in stile industriale che ha appena annunciato la chiusura dello storico punto vendita in piazza XXV Aprile, hanno recentemente chiamato "Modello Milano"? "Milano sta allontanando i cittadini e le piccole-medie realtà commerciali dal centro e dalla città. E globalizzazione, inflazione, attrattività dell'area poco c'entrano con questo processo: si tratta di business privati e trasformazione della città", si è lamentata la società High-Tech, sfrattata dagli spazi in zona Garibaldi. "Il tutto per far posto a nuove speculazioni immobiliari, servizi per la ‘popolazione fluttuante’, locali per l’happy hour o chissà".