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Omicidio di Giulia Tramontano, ultime notizie

“Le ricerche sul web di Alessandro Impagnatiello sono ancora da approfondire”: parlano le sue avvocate

Si è tenuta oggi al Tribunale di Milano la seconda udienza a carico di Alessandro Impagnatiello, accusato di omicidio volontario aggravato per aver ucciso la fidanzata Giulia Tramontano. La perizia psichiatrica? “Vedremo”
A cura di Francesca Del Boca
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Le avvocate Giulia Gerardini e Samanta Barbaglia, che assistono Alessandro Impagnatiello
Le avvocate Giulia Gerardini e Samanta Barbaglia, che assistono Alessandro Impagnatiello
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(Con Chiara Daffini)

"Tosta, davvero difficile". La definiscono così l'udienza di oggi Giulia Gerardini e Samanta Barbaglia, le avvocate che assistono Alessandro Impagnatiello nel processo che lo vede accusato di omicidio volontario aggravato per aver ucciso la compagna Giulia Tramontano, incinta al settimo mese del loro figlio Thiago.

"Sapevamo che non sarebbe stato facile. È pesante per tutti ripercorrere quello che è accaduto, passo dopo passo, dopo tanto tempo", raccontano le avvocate della difesa a Fanpage.it. Un'udienza durissima in cui sono state mostrate in aula le immagini del corpo martoriato di Giulia, ritrovata senza vita la sera del 31 maggio scorso in un'area abbandonata di Senago: il fidanzato, dopo averla massacrata con 37 coltellate, ha tentato di dare fuoco ai resti.

Impagnatiello ha pianto in aula

Impagnatiello, in quei momenti, nasconde il viso tra le mani e inizia a singhiozzare. Testa bassa, piange fino al termine dell'udienza. "Era decisamente provato, l'ha sentita veramente tanto. Ma, anche se lascia trasparire le sue emozioni, non descrive ciò che prova", sempre le avvocate di Impagnatiello. Che, a proposito delle ricerche compiute dal barman 30enne al cellulare nei mesi antecedenti all'omicidio della compagna, puntualizzano: "È un aspetto ancora da approfondire".

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La perizia psichiatrica su Alessandro Impagnatiello

Resta ancora in sospeso, intanto, la questione della perizia psichiatrica. Verrà chiesta dalla difesa per valutare la capacità di intendere e di volere di Alessandro Impagnatiello, e dunque anche la sua imputabilità? "Lo vedremo", la risposta delle due legali.

Non sarà facile chiedere alla Corte un esame sulle sue condizioni psichiche: nel passato di Impagnatiello non risultano problemi, episodi particolari, ricoveri o terapie. Eppure negli ultimi mesi, però, Impagnatiello ha ricevuto nel carcere di San Vittore la visita di un consulente psichiatrico. E all'interno della lista dei testimoni della difesa sono presenti i soli due nomi dello psichiatra Raniero Rossetti (che tra le altre cose si è occupato dal caso di Omar Confalonieri, l'ex agente immobiliare condannato per aver drogato e violentato alcune donne) e della psicologa Silvana Branciforti.

Ancora tutto da accertare, insomma. Ma quel che è certo è che, se venisse accertato un vizio di mente, il 30enne potrebbe sfuggire alla ormai quasi inevitabile pena dell'ergastolo. La difesa sta preparando il terreno?

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